Nell’era della tecnologia, dei social, della vita frenetica e delle comodità, che fine farà la cucina? La domanda appare bizzarra, ma analizzando i più recenti food trends, il quesito si rivela ben più concreto di quanto sembri. Lo ha fatto UBS, una società di investimento, stilando il nuovo rapporto “Is the Kitchen Dead?”. In questo caso la domanda è ancora più esplicita e lascia intravedere un futuro senza pentole e fornelli. Una visione inquietante per gli amanti della cucina. Ma un quadro fin troppo realistico se si esaminano le tendenze alimentari sempre più in voga tra i millennials. Sembra, infatti, che i giovani di oggi preferiscano di gran lunga sfogliare le pagine dei menu dei ristoranti (meglio ancora se da smartphone o da PC) piuttosto che quelle dei ricettari. Di qui a poco più di un decennio i pasti fatti in casa potrebbero diventare una vera e propria rarità.
Food trends del nuovo millennio. Un futuro senza cucina?
Ad allontanare i giovani dai fornelli è il nuovo stile di vita. Incentrato su ritmi frenetici, e su un utilizzo sempre più capillare della tecnologia. Oggi, con pochi click, è possibile farsi recapitare a casa un pasto completo. Le piattaforme di food delivery sono diventate una realtà sempre più consolidata. E sempre più conforme alle abitudini delle nuove generazioni. Secondo il rapporto di UBS in breve tempo i costi di produzione di un pasto preparato professionalmente e conseganto a domicilio si avvicineranno sempre di più a quelli del cibo fatto in casa. Risultando persino più convenienti se si considera anche il risparmio di tempo.
Nel 203o il rapporto di UBS immagina uno scenario fatto di cucine buie in cui lavorano gruppi di robots intenti a preparare pasti da consegnare. Magari con un drone. In poco più di 10 anni l‘erogazione di cibo online potrebbe controllare fino al 10% del mercato totale dei servizi alimentari. Per un totale di oltre 350 miliardi di dollari. Con risvolti quasi drammatici per le aziende di accessori per la cucina e di elettrodomestici e per molti produttori di generi alimentari. Solo chi riuscirà ad inserirsi in questo nuovo modello di mercato, proponendo soluzioni pratiche come pasti pronti, ristoranti a servizio rapido, servizi di spesa online, potrà sperare di sopravvivere.
La cucina come l’abbigliamento. Il futuro è del prêt-à-porter
Per chi dovesse avere difficoltà ad immaginare un futuro del genere, il rapporto di UBS paragona l’evoluzione della cucina a quella del mercato dell’abbigliamento. Un tempo sarebbe stato difficile pensare ad un mondo in cui si potessero acquistare abiti già confezionati. Realizzati in serie, senza prendere le misure e poi esposti tutti assieme in un negozio. O persino sulle pagine di un sito web. Oggi gli abiti fatti in casa su misura sono una vera rarità. Il mondo della moda è stato rivoluzionato dall’avvento del prêt-à-porter. UBS ipotizza un destino simile anche per la cucina. Se oggi il cibo fatto in casa è la normalità, in futuro potrebbe diventare l’eccezione. E i nuovi food trends, l’attuale andamento del mercato alimentare e delle preferenze dei giovani sembrerebbe condurre proprio in quella direzione.