La bella stagione è tutta da vivere en plein air tra bagni di sole, tuffi in mare e in piscina. A volte però il nemico è dietro l’angolo. Fare i conti con un raffreddore estivo non è piacevole. Vivere la vacanza con il fazzoletto in mano, infatti, può risultare molto fastidioso.
C’è chi pensa che la colpa sia di un colpo di vento o dell’aria condizionata ma, in realtà, non è solo l’esposizione a temperature fredde a favorire l’insorgere del malanno.
Il sito Standard.co.uk ha chiamato in causa un esperto, il Dott. Luke Powles, del Canary Wharf Crossrail Place Dental Centre di Londra, per scoprire tutto quello che c’è da sapere su questo malanno estivo, a iniziare dalle cause.
Il comune raffreddore non è in realtà causato dalla temperatura o dalla stagione in corso ma dalla diffusione del virus del raffreddore. Questa patologia è sì molto diffusa nei mesi invernali, ma ciò potrebbe essere dovuto al fatto che quando fa freddo tendiamo a stare di più in ambienti chiusi rendendo così più facile la diffusione dei virus». E ancora: «Esistono prove che suggeriscono che gli Enterovirus (a cui appartengono alcuni virus del raffreddore) possono essere più diffusi durante i mesi estivi».
Attenzione a non fare confusione con le allergie
Spesso, quando si inizia a starnutire (soprattutto tra primavera ed estate) si pensa subito che si tratti di un raffreddore da fieno causato da polvere, peli di animali, polline, etc. «Non è raro scambiare un raffreddore comune per allergie stagionali in quanto i sintomi (naso che gola, mal di gola, etc.) possono essere abbastanza simili».
I sintomi e la cura
Come riconoscere un vero raffreddore? «Un modo veloce per capirne la natura è controllare la consistenza e la trasparenza delle secrezioni nasali sul fazzoletto. Inoltre, se si inizia a soffrire di dolori muscolari potrebbe trattarsi di influenza». Come ovviare al problema? Esistono diversi rimedi per guarire. In primis mai sottovalutare l’importanza di una corretta idratazione: «Bisogna bere molta acqua, fare i gargarismi con acqua e sale e ancora utilizzare gocce o spray nasali decongestionanti. Attenzione però. Sarebbe bene non abusare di questi prodotti. Vanno usati, al massimo, per cinque giorni consecutivi. Sì anche a paracetamolo, ibuprofene o aspirina. Aiutano ad alleviare qualsiasi tipo di dolore che potrebbe insorgere» suggerisce il Dott. Powles.
Quando il raffreddore è invernale
In inverno, si sa, il raffreddore è molto più diffuso, complice una vita più “riparata” tra casa e lavoro. Il clima lo rende la stagione ideale per la proliferazione del virus e gli sbalzi di temperatura, ai quali si è soggetti spostandosi da luoghi riscaldati ad altri che non lo sono, fanno il resto.
Se prevenire è meglio che curare, bisogna arrivare alla stagione più fredda dell’anno con un sistema immunitario adeguato. Un’abitudine consolidata dovrebbe essere un’alimentazione sana che necessita innanzitutto di un pieno di vitamina C. Frutta (agrumi e kiwi) e verdura (broccoli, cavoli, cavolfiori, rucola e spinaci) non devono mancare.
Anche le vitamine A e D sono efficaci nella prevenzione di tosse e mal di gola. La prima – di cui sono ricchi il tuorlo d’uovo, il latte e i suoi derivati, la verdura e la frutta fresca – migliora la barriera delle mucose; la seconda – che si trova soprattutto nel pesce azzurro e nel salmone – rafforza il sistema immunitario.
Se si sta male, ma non si vuole ricorrere ai farmaci, si possono migliorare le proprie difese naturali con la propoli, che è un validissimo antibatterico. Si ottiene dal lavoro delle instancabili api che – oltre a offrirci l’antibiotico naturale per eccellenza che è il miele – elaborano la resina della corteccia di betulle, faggi, ippocastani, pioppi, aggiungendo le loro secrezioni salivari.
Utili per trattare le infiammazioni delle vie respiratorie e liberare il naso sono anche l’eucalipto, antisettico e antinfiammatorio, che se utilizzato per i suffumigi è un vero toccasana, e l’olio essenziale di menta piperita.