Un recente studo di Oxford avrebbe dimostrato che il consumo di carne e latticini è dannoso per il pianeta. Posta in questa termini la tesi appre alquanto curiosa. Eppure sembra sia stata ampiamente documentata scientificamente. L’agricoltura avrebbe, infatti, un’incidenza notevole sulla salute del pianeta. E a seconda del tipo di utilizzo che si farebbe dei diversi terreni, varierebbe anche in maniera consistente l’impatto ambientale. In particolare la gestione dei terreni agricoli finalizzati alla produzione di carni e formaggi si rivelerebbe particolarmente incisiva in termini di emissioni dannose. Per questo mangiare meno carne e formaggi contribuirebbe in maniera determinante alla salute del pianeta. Il Daily Mail ha analizzato i risultati della ricerca. E ha spiegato in che modo si è giunti alla conclusione che carni e formaggi possono diventare dannosi per l’ambiente.
Mangiare meno carne contribuisce alla salute del pianeta
Sarebbe questa la conclusione più sorprendente della ricerca effettuata dall’Università di Oxford e dall’Istituto svizzero di ricerca agricola, Agroscope. Ricerca basata su 40.000 aziende agricole e 1.600 produttori, tipi di imballaggi e rivenditori in 119 Paesi. Lo studio si è concentrato sull’impatto ambientale di ben 40 tipi differenti di cibi. E la conclusione a cui ha portato è quella che la produzione di carne e formaggi sarebbe quella che esercita un maggiore impatto ambientale. Mangiando meno carne e latticini si potrebbe ridurre fino al 76% la superficie dei terreni agricoli globale. Prinicipale causa di estinzione di massa della fauna selvatica.
Una tale riduzione delle aree coltivate è equivalente a circa la superficie di Stati Uniti, Cina, Unione Europea e Australia messi insieme. E contribuirebbe a preservare le foreste tropicali e tanti habitat differenti. Si restituirebbe, inosomma, terra alla natura. E per farlo basterebbe mangiare meno carne. Garantendo, comunque, una quantità di cibo sufficiente per nutrire il mondo.
Una dieta vegetariana riduce le emissioni di CO2
Per giungere ad una tale conclusione, che può apparire un tantino drastica, gli studiosi, oltre alle superfici agricole impiegate, hanno calcolato anche le emissioni di CO2 generate dalla produzione di frutta e verdura e di carne e latticini. Anche in questo caso i risultati porterebbero alla stessa conclusione. Che mangiare meno carne potrebbe essere di aiuto al pianeta. Infatti anche le produzioni di formaggi e carni più sostenibili, genererebbero più emissioni di quelle dei prodotti vegetali a maggior impatto ambientale.
Solo il 15% della produzione di carne bovina, ad esempio, genera circa 1,3 miliardi di tonnellate di CO2. E utilizza circa 950 milioni di ettari di terra. I produttori a minor impatto ambientale utilizzano comunque 36 volte più terra e producono 6 volte più emissioni dei produttori di piselli ad esempio. Alimenti che apportano soltanto il 18% delle calorie e il 37% delle proteine, insomma, utilizzano ben l’83% dei terreni agricoli. E generano il 60% delle emissioni di gas serra dell’agricoltura. La chiave per un pianeta più sano è, dunque, mangiare meno carne?