L’INGREDIENTE DELLA RICETTA – More, lamponi, ribes e mirtilli: i frutti rossi sono in genere poco calorici ma ricchissimi di vitamine, sali minerali e fibre. Si confermano autentici scrigni di wellness per polifenoli e sostanze contro l’invecchiamento cellulare. Nel dettaglio i mirtilli contengono calcio, fosforo, manganese e hanno tanta vitamina C e A. Rinforzano le pareti dei capillari e delle vene, ma acuiscono anche la vista. I lamponi hanno doti diuretiche, antinfiammatorie (soprattutto per le vie respiratorie) e depurative. Le more, invece, svolgono un’azione protettiva per il cuore e hanno un potente potere antiossidante. Il ribes, grazie alla e sue fibre, hanno valenze diuretiche, digestive e lassative.
LA RICETTA Riso ai frutti rossi con ribes e more
LA DIFFICOLTA’ medio-alta
INGREDIENTI PER 4 PERSONE – 350 g di riso venere, 50 g di piselli freschi sgusciati, 100 g di mirtilli, 100 g di lamponi, 100 g di more, 50 g di ribes, olio extravergine d’oliva. Ingredienti per decorare: mais per popcorn, latte di mandorla, germogli di piselli.
TEMPI DI PREPARAZIONE: 60 minuti.
LO SVOLGIMENTO – Portate a ebollizione lacqua, salatela e fateci cuocere il riso venere per circa quaranta minuti. Una volta cotto, lasciate raffreddare e tenete da parte. Sbollentate i piselli in acqua salata. Poi immergeteli immediatamente in acqua e ghiaccio in modo da mantenerne intatti il colore e la croccantezza.
Preparate dei popcorn in una pentola senza l’impiego di olio e sale. Li utilizzerete poi per la decorazione del piatto. Lavate e asciugate bene i frutti di bosco. In una bacinella capiente ponete il riso, i piselli e i frutti rossi. Aggiungete un filo di olio evo a crudo e mescolate. Impiattate ora il riso utilizzando un coppapasta. Decorate con i germogli di piselli, i popcorn e l’aria di mandorla ottenuta montando il latte di mandorla con un frullatore a immersione o un montalatte.
LA FIRMA DELLA RICETTA – Luca Andrè è docente di cucina innovativa gourmet alla FunnyVeg Academy di Milano (academy.funnyveg.com). Acquisisce dalla nonna i geni dell’abilità in cucina; da giovanissimo la affianca per apprendere l’arte, che perfeziona nel 2000 diplomandosi alla scuola alberghiera di San Pellegrino Terme. Segue la dura gavetta nei più importanti locali della Lombardia, anche stellati.
E poi la svolta veg, che lo porta a sperimentare su se stesso anche il fruttarismo e il crudismo. Del 2013 l’apertura del Soul Kitchen a Torino, primo ristorante vegano in Italia ad avere nel menu ampia scelta crudista, del quale Luca è titolare e chef, e dal 2015 le consulenze nel settore della ristorazione. Fotografia di Andrea Tiziano Farinati