Il Roland Garros è un torneo che è sicuramente sinonimo di fairplay, visto che rappresenta la più antica manifestazione del tennis francese. Quando il suo calendario di scontri ha inizio, c’è sempre quindi grande attesa e attenzione da parte degli appassionati.
Il tennis è poi uno sport dove la correttezza, l’eleganza in campo, e il dresscode sono aspetti fondamentali del comportamento sportivo. Non si sgarra sulla terra rossa. Perché la terra rossa non perdonerà lo sfregio. Per questo quando qualcuno dei giocatori si comporta in maniera particolarmente impertinente, lo sgarbo si nota in maniera doppia.
Così, mentre arriva la notizia della sconfitta di Cecchinato in semifinale contro Thiem, ecco una galleria dei simpatici e degli antipatici del torneo ancora in corso.
Roland Garros: principi e villani, come si sono comportati i giocatori a un passo dalla chiusura del torneo
Cecchinato ovviamente si guadagna un posto d’onore nel cuore degli spettatori.
Ha ovviamente compiuto un’impresa giocando contro il campionissimo Djokovic e battendolo per arrivare in semifinale. Di lui ricorderemo la penalità mal digerita per aver parlato con un membro del suo staff, ma anche la sportività di riscattarsi con la pallina e non con gesti da impertinente. Del resto, pur nella sfida ha giocato contro un altro simpaticissimo del tennis; Nole. Un giocatore che ha fatto del carattere, dell’umorismo, un suo punto di forza e di rispettabilità. Simpatici entrambi.
Tra i più villani del torneo, ci mettiamo Del Potro che si arrabbia perché presumibilmente disturbato al servizio dal commento di uno spettatore. Il fastidio è tale che il giocatore argentino si avvicina minaccioso agli spalti con l’idea forse di avere giustizia. Intorno fischiano e urlano. I commentatori invece sottolineano l’errore tecnico più che la mancata concentrazione. Insomma non proprio un bel gesto nei confronti di un pubblico sempre appassionato e devoto ai match anche dal punto di vista economico. E per il resto, che vinca, ovviamente, il migliore.