Quanto sono carini i giochini di gomma che si mettono nella vasca da bagno per fare il bagnetto ai bambini? Quanto ridono i piccoli spruzzando l’acqua da paperelle e compagnia? Ma in questo siparietto divertente della quotidianità tra genitori e figli, c’è un invisibile antagonista che rovina la spensieratezza: l’igiene. Anzi, la sua mancanza. L’igiene dei giocattoli di gomma che si mettono nell’acqua è stata messa in dubbio da una ricerca. E dovreste farlo anche voi.
La discutibile igiene dei giocattoli
L’igiene dei giocattoli è piuttosto discutibile, visto quanto vengono manipolati, assaggiati, fatti rotolare per terra, sotto i divani, magari presi dal cane o dal gatto. Inoltre, non mancano studi che hanno rilevato sostanze chimiche volatili potenzialmente tossiche nei giocattoli di plastica colorata. Ma paparelle e simili, ovvero i giochi di gomma e plastica leggera che si mettono nell’acqua, sembrano essere anche peggio. Una ricerca svizzera e americana, pubblicata sulla rivista scientifica Biofilms and Microbiomes, rivela il ‘lato oscuro’ della plastica quando viene a contatto con l’acqua.
Sono stati analizzati diversi tipi di giocattoli di materiale plastico e morbido e le loro evoluzioni a contatto con l’acqua. Sia acqua intonsa che acqua ‘sporca’ di residui umani come pelle, capelli, fluidi corporei. E’ emerso che il 58% dei giocattoli dopo poco tempo aveva funghi e portava batteri di diverso genere. Una reazione che accade in modo veloce quando i giocattoli sono a contatto con l’acqua sporca. Questo implica che per la proliferazione di funghi e batteri avviene grazie ai residui umani, non perché l’acqua sia un ambiente adatto di per sé.
Utile ricordare che molti di questi funghi e batteri sono responsabili di infezioni alle vie respiratorie, problemi intestinali, micosi della pelle. Insomma, facciamo fare il bagnetto ai nostri bambini con piccole bombe anti-igiene. Alla faccia della pulizia. Se volete leggere i dettagli della ricerca (e rabbrividire) cliccate qui.