S’intitola La Passione e la Visione l’iniziativa che negli spazi della Galleria di Piazza San Marco presenta un inedito dialogo tra Architettura, Moda e Arte. Infatti, fino al prossimo 8 luglio la mostra mette a confronto Venezia e Firenze a partire dalle figure di Riccardo Selvatico e Giovanni Battista Giorgini. I due idearono nel 1895 la Biennale e nel 1951 “La Moda Italiana”. Fili intrecciati da un elegante allestimento della Galleria, che si propone di legare insieme le visioni di chi ha ideato uno spazio per l’arte nel senso più ampio del termine. Inoltre, nel percorso non manca il racconto di Felicita Bevilacqua La Masa. Con grande lungimiranza, la duchessa in quegli stessi anni, immaginò una istituzione a sostegno dei giovani artisti.
La storia
Riccardo Selvatico, allora sindaco di Venezia concepì nel 1893, insieme ad artisti ed intellettuali l’idea di un’Esposizione d’Arte Internazionale. Si trattava della Biennale di Venezia. Dal suo canto Giovanni Battista Giorgini, collezionista e appassionato d’arte, seppe, invece, riconoscere la potenzialità della moda italiana. Infatti, ideò, nel 1951, a Firenze la prima presentazione di Alta Moda italiana. In questa narrazione si inserisce Felicita Bevilacqua La Masa che nel 1898 decise di lasciare al Comune di Venezia il palazzo di Ca’ Pesaro. Infatti esso fu impiegato per agevolare i giovani artisti ai quali è spesso interdetto l’ingresso nelle grandi mostre.
La Passione e la visione: il percorso
In un evocativo percorso cronologico, sono esposte lettere, manoscritti e documenti provenienti dall’Archivio Selvatico. L’intento è quello di valorizzare il proposito del sindaco di rinvigorire Venezia, attraverso un programma di moderne riforme culturali. Dal BACO, Archivio Vittorio Giorgini, sono presenti le rarissime fotografie di Giovanni Battista Giorgini a Venezia. E poi ancora i manifesti delle Esposizioni, i documenti delle manifestazioni di moda, i cataloghi delle Biennali. Ricordiamo che la grande casa di moda fiorentina Pucci propone alcuni abiti dell’epoca accompagnati dai disegni essi stessi opere d’arte.
Da non perdere
Non mancano le testimonianze della duchessa Felicita. Si va dal celebre testamento olografo fino ai cataloghi e ai manifesti delle più significative iniziative dell’Istituzione. Il primo piano della Galleria è interamente dedicato alle opere dei giovani artisti assegnatari degli studi della Bevilacqua La Masa. I giovani sono Ruth Beraha, Jaspal Birdi, Oscar Isaias Contreras Rojas, Barbara De Vivi, Chiara Enzo, Marta Fassina, Giacomo Gerboni, Yiming He, Xhimi Hoti, Francesco Pozzato, Sonia Veronese, Valentina Rosa e Matteo Vettorello.