POLLINI E RAFFREDDORE DA FIENO
La stagione primaverile è un vero incubo per chi soffre di allergie ai pollini e raffreddore da fieno. Uno studio effettuato nel Regno Unito rileva che milioni di persone hanno questo problema. Ma il dato allarmante derivato da questa ricerca è che il raffreddore da fieno possa avere effetti a lungo termine sulla salute mentale. Gli scienziati hanno portato alla luce un preoccupante legame tra allergia estiva e disturbi psichiatrici, come la schizofrenia.
Hanno scoperto che i pazienti con raffreddore da fieno e asma hanno il 66% di possibilità in più di essere colpiti da una malattia mentale.
SINTOMI DI ALLERGIA
Il polline d’erba è la causa più comune di reazioni e tende a colpire gli allergici tra maggio e luglio. I sintomi includono starnuti, naso che cola e prurito agli occhi. Mentre il sistema immunitario del corpo reagisce al polline, le cellule del rivestimento del naso e degli occhi rilasciano istamina e altre sostanze chimiche. Questi causano infiammazione nel naso – una condizione chiamata rinite – e congiuntivite agli occhi.
L’infiammazione è una reazione del sistema immunitario agli allergeni. Gioca un ruolo chiave nel raffreddore da fieno, nell’asma e nell’eczema. E una serie di recenti studi ha trovato un legame tra infiammazione e disturbi psichiatrici, come depressione e disturbi d’ansia. D’altra parte lo stress mentale di un disturbo psichiatrico può anche contribuire a peggiorare le allergie.
LA GUIDA DI SOPRAVVIVENZA PER ALLERGICI
Gli esperti hanno allora fornito una serie di consigli preziosi per chi soffre di raffreddore da fieno e allergie ai pollini. Il primo consiglio è di spalmare un po’ di vaselina sotto il naso. Questa può aiutare ad intrappolare il polline. Poi bisogna lavarsi le mani bene e spesso, oltre ad evitare di uscire nelle ore centrali della giornata.
Una buona alimentazione, ricca di vitamina C, può aiutare a combattere queste allergie e ad allievare la congestione nasale. Altre raccomandazioni degli esperti riguardano l’applicazione di collirio e decongestionanti nasali. Anche lavarsi i cappelli a fine giornata può essere utile e, ovviamente, tenere il più possibile chiuse le finestre.