Si parla sempre di più di enoturismo, un segmento in forte ascesa ed uno dei più dinamici del settore. Ha infatti un deciso impatto positivo sull’economia, sull’occupazione e sul patrimonio locale. In questo senso ha svolto un ruolo importante il convegno “Viaggiatori del vino, istruzioni per l’uso: crescere nel mondo dell’enoturismo”, svoltosi a fine aprile al Castello di Grinzane Cavour, in provincia di Cuneo. Durante il convegno sono stati presentati i trend e le tendenze del turismo enogastronomico in Europa da parte dell’Università di Bergamo. Con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’accoglienza e dell’offerta enoturistica nei territori partner.
Si parla di Enoturismo
Largo, dunque, alle collaborazioni con l’Alta Provenza e la sua produzione del vino AOP Pierrevert e Langhe Roero. I partner transfrontalieri del progetto sono l’Enoteca Regionale Piemontese Cavour e l’Ente Turismo Alba Bra Langhe Roero sul lato italiano. L’Ufficio del Turismo dell’Agglomerazione Durance Luberon Verdon del territorio delle Alpi di Alta Provenza, e l’UESS, l’Université Européenne des Senteurs & des Saveurs, centro di formazione e ricerca nella filiera dei sapori e dei profumi. E’ emerso che il turismo del vino richiede una reale strutturazione dell’offerta. Oltre che una forte cooperazione tra i vari attori della sua catena, privata e pubblica. E una grande capacità di comunicazione e accoglienza dei turisti stranieri.
Enoturismo, cosa chiedono i viaggiatori
Quello che è importante è rispondere tempestivamente alla domanda degli enoturisti. E lo si può fare con offerte specifiche. Ecco perché il 90% delle offerte del marchio Atout France, l’agenzia per lo sviluppo turistico della Francia, sono personalizzate sui clienti. Bisogna fornire al turista una qualità dell’accoglienza e uno spirito di condivisione. Facilitando il suo soggiorno e restituendo un’esperienza di qualità grazie ad una collaborazione forte tra il mondo del turismo e il mondo dei produttori vitivinicoli. E’ necessario identificare le destinazioni che sanno offrire un prodotto completo unendo diversi fattori come il vigneto, il patrimonio culturale, le attività naturali, immateriali, sportive e ricreative, e l’accoglienza.
Altro fattore in crescita è l’utilizzo degli strumenti digitali. Consumatori e turisti se ne servono sempre di più. Per raccogliere informazioni e condividere le esperienze legate al cibo. Il food on line vale miliardi di dollari. E anche il mercato del vino on line è in notevole crescita.