La primavera è arrivata facendo la felicità di tutti coloro che, con ansia, non vedevano l’ora di sbarazzarsi di ombrelli e cappotti. I cambiamenti però, è risaputo, hanno il loro peso. A confermarlo è stata l’indagine “Io comincio bene” condotta dall’Osservatorio Doxa – AIDEPI che ha sottolineato quelli che sono i malesseri più comuni scaturiti dal cambio di stagione. Non solo. Ha inoltre suggerito, grazie ai consigli del nutrizionista Michelangelo Giampietro, come rimettersi in sesto.
Cambio di stagione, ne soffrono 35 milioni di italiani
Il discorso interessa tutti (o quasi) gli italiani: sono ben 35 milioni le persone tra i 18 e i 70 anni che accusano, tanto dal punto di vista fisico quanto psicologico, il cambio di stagione. I disagi più frequenti? Il 64% degli italiani avverte un maggiore senso di stanchezza mentre il 52% accusa una certa spossatezza. Molto comuni anche i disturbi legati al sonno tanto che, il 38% degli intervistati, ha problemi di insonnia. I più giovani (under 24) tendono a soffrire di più di irritabilità (40%) e malumore (37%) rispetto al resto degli italiani. E che dire dell’ansia? E’ un sentimento che interessa soprattutto le donne nella fascia di età tra i 25 e i 34 anni (29%).
L’importanza di una corretta alimentazione
Come superare dunque il cambio di stagione? Basta prestare maggiore attenzione a cosa finisce nel piatto, soprattutto al risveglio: mai sottovalutare l’importanza del primo pasto della giornata. L’alimentazione gioca infatti un ruolo fondamentale.
Per 9 italiani su 10 fare colazione aiuta ad avere maggiore energia per affrontare al massimo il resto della giornata. Ovviamente non tutti sono dello stesso parere. Un 6% infatti, proprio in questo momento dell’anno, tende a saltarla. Il motivo? E’ più svogliato e distratto. La percentuale sale all’11% tra gli under 24 e al 10% per la fascia 25-34 anni. Che dire del menù? Per il 27% non ci sono variazioni, il 32% cerca di bere di più e il 26% di inserire anche un frutto, a differenza del resto dell’anno.
“La prima colazione deve essere considerata un vero pasto da consumare con calma. Deve essere completa di tutti i nutrienti (carboidrati, proteine, grassi, vitamine e sali minerali), leggera e digeribile. Deve coprire, a livello di energia, il 20-25% delle calorie complessive giornaliere. Se al mattino si è inappetenti si può tamponare con un caffè e due biscotti, per poi consumare qualcos’altro appena arrivati a scuola o sul luogo di lavoro oppure lungo il percorso” – precisa l’esperto.
Gli alimenti vincenti
“L’ingresso dell’ora legale o i bruschi cambi di temperatura rappresentano uno shock per il nostro organismo, che deve adattarsi e trovare antidoti per affrontare questi momenti. Per recuperare è importante riposare e alimentarsi correttamente, prestando attenzione alla ripartizione dei pasti nel corso della giornata ed evitando periodi troppo lunghi di digiuno. Per questo al mattino non dobbiamo trascurate la prima colazione: è necessario avere il carburante giusto per affrontare la giornata. Un buon modello prevede alimenti solidi ricchi di carboidrati (semplici e complessi), latte o yogurt (o altre bevande, come tè, infusi o centrifughe) e frutta di stagione. Anche stare all’aperto aiuta un buono stato di salute: il nostro organismo “attiva” la vitamina D attraverso l’esposizione alla luce solare, ma attenzione ad evitare condizioni estreme, come temperature troppo calde o fredde” – commenta Michelangelo Giampietro, nutrizionista e medico dello sport.
La colazione del campione
Cosa mettere nel piatto? Sì a pane, biscotti, dolci fatti in casa, fette biscottate con marmellata, miele o crema spalmabile alle nocciole e al cacao. E ancora via libera a cereali o al muesli. Il tutto accompagnato da latte anche se il 54% degli italiani ritiene (sbagliando) che sarebbe meglio evitarlo per non appesantirsi.
Immancabile il caffè così come il cioccolato: “E’ importante che la colazione sia un momento piacevole e gratificante: i carboidrati, come abbiamo visto, stimolano la sintesi di serotonina, l’ormone del buonumore. È il pasto della giornata in cui si può fare uno strappo alla regola della “varietà”. Se infatti, come regola generale, è indispensabile scegliere un’alimentazione che sia il più possibile varia, a colazione, se si è particolarmente affezionati ad alcuni alimenti, purché si mangi qualcosa al risveglio, è possibile trasgredire concedendosi di consumare sempre quelli maggiormente graditi”- spiega il Dott. Giampietro.