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Come usare i fiori in cucina (e quali scegliere)

I fiori che si possono mangiare sono molti, e usarli è semplicissimo. Alcune idee

fiori commestibili
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Molti, moltissimi fiori si possono mangiare. Abbiamo perso l’abitudine di farlo, ma è un vero peccato, perché i loro sapori coprono un’ampia gamma di sfumature, da quelli dolcissimi ai più amari, passando per delicati e piccanti. I fiori commestibili costituiscono un’interessante variante ai soliti ingredienti utilizzati nelle insalate, per esempio. Si possono inoltre impiegare da secchi per aromatizzare il sale. L’importante è eliminare ogni parte tranne i petali. E consumare solo quelli coltivati da noi o di certa origine biologica.

Fiori commestibili, come usarli

Naturalmente i classici fiori di zucca trovano mille impieghi. Ripieni, impanati e fritti, saltati in padella come condimento alla pasta, al forno sulla pizza o le focacce. Ma c’è un altro fiore molto comune che raramente viene impiegato anche in cucina, ed è un peccato: parliamo della camomilla. Le margheritine di camomilla sono infatti ottime per insaporire i brodi e aromatizzare le zuppe, non solo per il classico infuso calmante. Aggiungetene al brodo di verdura, al minestrone, ai passati freddi che si preparano d’estate. Altro fiore abbastanza comune è il sambuco, dal quale potete partire per realizzare diverse preparazioni dolciarie.

Ma veniamo ai fiori commestibili meno ‘classici’ eppure saporiti. Come le viole del pensiero: non si devono cuocere, altrimenti vi rimarrà ben poco. Ma si possono aggiungere alle insalate, così come i fiori di glicine, assieme a noci e condimenti agrumati. La viola mammola invece, con il suo aroma fresco e mentolato, è perfetto per macedonie o gelati. Un fiore assolutamente delizioso è quello dell’acacia, che si può impiegare come i precedenti oppure impanare con una leggera pastella di acqua e farina e friggere. Piccantina, pepata, fortemente aromatica è la calendula, da usare per insaporire piatti di pasta fredda, per esempio.

Inoltre, molti fiori di erbe aromatiche si possono mangiare. Hanno di solito un sapore meno intenso delle foglie, ma l’aroma è lo stesso. Potete consumare quelli della menta, o del basilico. Anche i fiori dell’aglio sono profumati e come i bulbi, ma più delicati. Se amate i sapori forti, un po’ amarognoli, il crisantemo e i fiori di tarassaco (o dente di leone) saranno perfetti per insaporire i piatti di verdure e i soffritti. I dente di leone, quando sono ancora boccioli, si possono conservare sottaceto e diventano un delizioso antipasto. Infine, non sottovalutate l’ampio uso che si può fare dei : il risotto, per esempio, è sorprendente.

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