Sospetti un tradimento? Non ti preoccupare, siediti e leggi qui.
Riconoscere un tradimento in atto, senza la prova inconfutabile, visiva, materiale, da smoking gun (la pistola fumante degli americani), è un affare da investigatori privati e un’attività che desta dubbi, domande e anche molta sofferenza.
Spesso per cercare di capire con certezza se il partner tradisce, si ricorre a Google e alle riposte che si trovano in rete sull’argomento.
Sospetti un tradimento? Prova a farti queste domande
Il Daily Mail ha cercato di aiutare le tante persone che temono che il partner li tradisca e vogliono avere qualche informazione in più scrivendo un articolo dove vengono tracciati alcuni segnali di possibile tradimento in atto.
Il giornale ha chiesto alla coach Amy Iversen di individuare i segnali di un tradimento.
La specialista ha risposto con una serie di domande da farsi in caso di sospetto di tradimento.
Ecco quali sono:
Come si è comportato in passato? Ha tradito?
Se nel suo passato c’è stato già un tradimento, secondo l’esperta è più probabile che se ne compia un secondo. Occhio anche alle amicizie. Se il partner frequenta traditori seriali, potrebbe nascere il dubbio che con loro condivide più di un orientamento di vita di coppia.
Ha avuto un evento tragico dal punto di vista della salute?
Le storie di tradimento hanno poco a che fare con la coppia. Di solito riguardano la lotta di un individuo con la propria identità. Per questo i cambiamenti di vita sono quelli più preoccupanti e a rischio per la sopravvivenza della vita in due. Eventi come licenziamenti, pensioni, ma anche problemi tragici di salute, possono mettere sotto pressione la coppia.
Secondo Esther Perel, autorevole voce sui temi dell’infedeltà di coppia e psicologa, uno dei maggiori motivi di tradimento è la voglia di ‘sentirsi vivi’. Per esempio dopo un grave rischio per la sopravvivenza, il pericolo di un tradimento diventa più forte.
E ora, con queste poche nozioni sul tradimento, potrete avere qualche consiglio in più per gestire meglio la vita a due.
