Tempi duri per gli obesi che intendono viaggiare in prima classe con la Thai Airways. La compagnia di bandiera thailandese vieta loro di volare in business class sui nuovi aerei. I passeggeri obesi e i genitori che viaggiano con bambini sono stati rispediti in classe economica. Perché le nuove cinture di sicurezza non si adattavano ai loro girovita. Il divieto ai bambini e alle persone in sovrappeso di volare in business class è arrivato dopo l’aggiunta di due nuovi jet Dreamliner alla flotta. La compagnia aerea ha detto che non vanno superati i 142 centimetri di girovita. A causa dei nuovi airbag delle cinture di sicurezza. La cintura non può estendersi per l’attivazione della funzione airbag introdotta per proteggere i passeggeri.
Passeggeri obesi: le difficoltà
E i passeggeri che non possono allacciarsi le cintura infrangono gli standard di sicurezza. La nuova funzione significa anche che i genitori che intendono portare in grembo i bambini piccoli non possono sedersi sul nuovo sedile del velivolo Boeing 787-9. Thai Airways non è la prima compagnia aerea a fare questo passo con restrizioni di peso sui propri clienti. La finlandese Finnair ha addirittura iniziato a pesare i propri passeggeri prima dell’imbarco sull’aereo. Dopo aver effettuato un sondaggio su 2000 persone disposte a pesarsi. In modo da ottenere una stima più accurata per ottimizzare i costi operativi.
Secondo l’Agenzia europea per la sicurezza aerea il peso medio di un passeggero femminile è 64 kg e per un maschio è di 84 kg. La compagnia aerea australiana low cost Jetstar ha iniziato a far pagare ai genitori un extra da $ 30 a $ 50 per portare i propri bambini sulle ginocchia.
Concordi o meno, va da se che affrontare il problema come l’obesità è utile anche per chi viaggia in aereo. Rappresenta uno dei principali problemi di salute pubblica a livello mondiale. La sua prevalenza è in costante aumento come sono, di conseguenza, in aumento le malattie ad essa collegate. Come il diabete mellito di tipo 2, le malattie cardiovascolari e i tumori. Si stima, infatti, che il 44% dei casi di diabete tipo 2, il 23% dei casi di cardiopatia ischemica e fino al 41% di alcuni tumori sono attribuibili all’obesità/sovrappeso. Ecco perché rappresentano il quinto più importante fattore di rischio per mortalità globale. Con i decessi attribuibili all’obesità che sono arrivati ad essere quasi 3 milioni all’anno nel mondo.