Va bene, non dobbiamo esagerare con le manie igieniche. Combattere germi e batteri fino allo sfinimento è stressante, e non fa nemmeno troppo bene. Però ci sono delle cose, dei gesti, delle azioni quasi automatiche, quotidiane, che è curioso vedere dal punto di vista della pulizia, specialmente dell’igiene ai fornelli. Perché è lì, dove prepariamo i pranzi e le cene, che desideriamo il massimo della pulizia. E invece a volte siamo proprio noi a portare i batteri tra in cucina. Certo, nella maggioranza dei casi con la cottura muoiono, non vi preoccupate troppo. Però fateci caso.
3 gesti anti igiene ai fornelli
Accarezzare il cane o il gatto. Qualcuno rabbrividisce all’idea di un cane o un gatto che gironzolano nella cucina, specialmente mentre la preparazione del cibo è in corso. Ma chi vive con gli animali domestici sa che estrometterli è quasi impossibile, e, anzi, non passa nemmeno per la testa di farlo. E allora ecco che la carezza scappa, mentre si affetta un pomodoro e si arrotola un involtino. Et voilà, tutta la sporcizia che trasportano sul pelo (fidatevi, ce l’hanno, anche se vivono in appartamento) diventa un ingrediente indesiderato.
Assaggiare. Per cucinare bene occorre assaggiare ogni ingrediente, ogni passaggio. Ma rimettere diverse volte il cucchiaio utilizzato nel manicaretto porta i batteri dalla vostra saliva direttamente ai piatti. Pensateci, soprattutto se siete raffreddati. E cercate sempre di cambiare la posata, oppure di versare un po’ di cibo su un piattino e utilizzare una posata apposita per assaggiarlo.
Toccare il telefono. Questo è con ogni probabilità il gesto più antigienico di tutti. Lo smartphone, diverse ricerche lo hanno verificato, è l’oggetto più sporco con cui veniamo in contatto ogni giorno. Eppure, mentre affettiamo il pane e condiamo l’insalata, leggiamo notifiche, e-mail, messaggi. Magari seguiamo una ricetta online, e ogni due secondi tocchiamo il monitor per scrollare, ingrandire un dettaglio, cambiare pagina. Dire che è poco igienico è un eufemismo.