Paese che vai, shopper style che trovi, verrebbe da dire. Una ricerca di Survey svela le abitudini di acquisti internazionali dei viaggiatori. E lo fa grazie al più grande sondaggio di questo tipo, con oltre 22.000 consumatori itineranti provenienti da 37 paesi. Horizon Consumer Science, società di ricerche di mercato, ha scoperto ciò che spinge diverse nazionalità a fare shopping quando viaggiano. Gli inglesi amano le occasioni, i cinesi vogliono marchi di stilisti e americani e tedeschi cercano “souvenir culturali” per capire meglio le diverse abitudini locali.
Shopper style diversi
I turisti britannici non si preoccupano delle marche o degli articoli di alta qualità per cui la destinazione è nota. Ma il loro principale obbiettivo è solo trovare le cose ad un prezzo inferiore a quello che potrebbero ottenere a casa loro. Cosi afferma il sondaggio. Non dedicano molto tempo a pianificare dove acquistano e tendono a restare nei luoghi più convenienti durante il loro soggiorno. Altre nazioni ‘cacciatrici d’affari’ includono Svezia, Olanda, Brasile, Danimarca, Malesia e Nuova Zelanda. Il principale motivo per cui le persone fanno acquisti quando sono all’estero è quello di comprare “cose diverse da casa”. Seguite da acquisti imprevisti e non pianificati di “qualunque cosa attiri l’attenzione” e “articoli di cui il posto ha una reputazione”.
Gli esploratori culturali e gli acquirenti pratici
Gli americani, insieme a giapponesi, tedeschi e belgi sono “esploratori culturali”. Ovvero cercano di acquistare cose che siano “simboliche delle destinazioni che stanno visitando”. Il concetto di “esploratore culturale” si basa sul fatto che alcune nazionalità capiscono davvero una cultura attraverso il commercio. Gli americani, ad esempio, possono visitare musei e palazzi, ma ottengono più gratificazioni riguardo una data destinazione durante lo shopping. Il loro obiettivo è quello di acquistare qualcosa di diverso da quello che possono ottenere a casa. Che fornirà un piacevole ricordo del loro tempo speso in quel luogo. Russi e italiani tendono ad essere “acquirenti pratici”. Si comportano come se fossero a casa e non danno l’impressione di fare qualcosa di diverso. Ricercano i prodotti a cui sono interessati e cercano offerte su “marchi con cui hanno già familiarità, che possono includere marchi di lusso, ma anche marchi quotidiani e marchi sportivi”.
Altri Shopper style
Gli “acquirenti della destinazione”, come i canadesi e i sauditi, si concentrano sugli articoli per i quali il luogo che stanno visitando ha una reputazione. Gli spagnoli, gli svizzeri e i polacchi tendono a essere “acquirenti di ricordi” che cercano cose che “serviranno da promemoria del loro viaggio”. Per tutti l’esperienza d’acquisto in sé crea una parte importante della memoria. Gli acquirenti “di marca” comprendono cinesi, indiani, sudafricani, messicani, egiziani e ucraini. Che vogliono acquistare marchi di alta qualità, in particolare quelli per cui le destinazioni sono rinomate. L’ultima categoria del rapporto Horizon Consumer Science è “acquirenti opportunisti” come i francesi, i turchi e i thailandesi. Si aspettano di trovare molti prodotti a ottimi prezzi rispetto a quelli di casa, e acquistano perché non vogliono perdere quelle opportunità.