Non guardate gli occhi. E non controllate lo smartphone. Il segreto del suo tradimento potrebbe nascondersi nella sua voce. Un tono più profondo o un modo di comunicare in una forma più attraente inducono a pensare di queste persone che siano infedeli.
Le voci, infatti, possono trasmettere alcune caratteristiche biologiche. Per esempio il sesso, femminile o maschile, le dimensioni del corpo e la conseguente forza fisica. Ma anche l’età e la maturità sessuale. In aggiunta, poi, le voci possono anche manifestare la capacità attrattiva e la fertilità.
In chi si mostra più maschio e dominante, a differenza degli altri, viene evidenziata una insufficiente attenzione paterna. E anche un minor investimento verso figli e nipoti.
Questo perché le donne, soprattutto in prossimità dell’ovulazione, optano per gli uomini più profondi, più maschili. A sostenerlo, è una teoria degli psicologi evolutivi, nota come “Cads versus papà”. La ricerca ha collegato le voci più profonde con un maggior numero di figli e nipoti. E ha anche rapportato il testosterone più alto e gli ormoni dello stress più bassi a una vita più lunga.
Il tono di voce rivela, o fa immaginare, la presenza di testosterone e la propensione allo stress
Ma è proprio vero che la suscettibilità a tradire può essere indicata dalla caratteristica delle voci? Pare proprio di sì. I partecipanti sono riusciti con successo a individuare nei traditori una maggiore propensione a farlo. E lo hanno fatto soltanto grazie alla riproduzione di registrazioni di persone che parlano. Senza aggiungere alcun tipo di ulteriore informazione. È interessante sottolineare che questo compito era assolto molto meglio dalle donne.
Le registrazioni utilizzate facevano capo a persone che presentavano diverse somiglianze. Avevano voci simili per il tono e l’attrattiva. E si assomigliavano anche dimensioni e forme. Perfino le storie sessuali, tradimenti a parte, venivano vissute nello stesso modo. Da ciò si deduce che i risultati non sono stati influenzati da nessuno di questi fattori. Ma conoscere in base a cosa siano stati giudicati non è facile. E i ricercatori sono ancora al lavoro.