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Come sconfiggere lo stress da ufficio

Sedentarietà, ritmi frenetici e delusioni sul posto di lavoro hanno il loro peso, tanto al livello fisico quanto mentale. Come gestire il tutto? Ecco i suggerimenti di MioDottore

stress da ufficio
Courtesy of©grinvalds/iStock

Quando la sveglia suona, è impossibile ignorarla. Bisogna alzarsi e cominciare una nuova giornata. Di lavoro ovviamente. Una volta raggiunta la destinazione, ecco che ci si ritrova a fare  i conti con il tipico stress da ufficio sommersi da scadenze, consegne urgenti, riunioni e il tutto, inevitabilmente, compromette il proprio benessere.

Stress da ufficio: i consigli degli esperti

MioDottore (piattaforma specializzata nella prenotazione online di visite mediche), al fine di fornire consigli utili al popolo dei lavoratori, ha interpellato due esperti. Sono il Dott. Giovanni Turchetti, osteopata di Latina e la Dott.ssa Deborah Sproviero, psicologa e psicoterapeuta della provincia di Napoli.

Occhio alla postura

Spesso, quando si è in ufficio, si passano molte dietro alla scrivania. Come afferma il Dott. Turchetti, esitono delle patologie riconducibili a una routine lavorativa sedentaria: “Passare molte ore di fronte allo schermo può incidere in maniera significativa sulla postura, che – qualora sbagliata – può generare svariati problemi a seconda del soggetto, dal semplice dolore lombare alla più fastidiosa sciatalgia, da tensioni alle spalle a dolori cervicali cronici, fino a cefalee muscolo-tensive ricorrenti. Nei casi più gravi possono verificarsi degenerazioni discali e un appiattimento della curva spinale.”

Sarebbe bene dunque assumere posture corrette ergo sedersi in fondo alla sedia e rimanere appoggiati allo schienale evitando torsioni della colonna. I piedi, invece, dovrebbero rimanere ben ancorati al pavimento mentre spalle e braccia dovrebbero essere rilassate.

Esercizi in ufficio

C’è da dire poi che bisognerebbe concedersi, spesso, delle pause. Ogni 15-30 minuti circa, sarebbe bene alzare lo sguardo dal monitor riportando il collo in posizione neutrale. Ma non solo. Alzarsi dalla sedia è importante, fare qualche passo aiuterebbe a migliorare il flusso sanguigno delle articolazioni. Da non sottovalutare anche una corretta idratazione: diminuisce lo stress dell’organismo.

Può sembrare una follia ma è bene praticare, anche in ufficio, qualche piccolo esercizio. Niente di eccessivo ovviamente. Basta incrociare le mani dietro la nuca, allargare le braccia all’indietro e stringere le scapole. Rimanere così per 3-4 secondi per poi ripetere il tutto per tre volte. Oppure mantenere per dieci secondi le mani alzate e incrociate verso il soffitto, a palmi in su. Anche in questo caso l’esercizio va ripetuto tre volte.

Palestra? Meglio al mattino

Ovviamente sarebbe bene ritagliarsi del tempo per l’attività sportiva prediligendo discipline come cross training, il nordic walking o ancora Tai Chi e Qi Gong. Secondo Giovanni Turchetti sarebbe meglio andare il palestra prima di arrivare sul posto di lavoro:“Iniziare la giornata con almeno trenta minuti di allenamento fisico ci dà più energia per la giornata e ci rende più produttivi. Inoltre, stimola l’appetito, specialmente nelle persone che non sono abituate a fare colazione ogni mattina, sebbene questo sia il pasto più importante della giornata. Inoltre, l’attività fisica svolta prima di andare al lavoro migliora l’umore, diminuisce lo stress, aumenta la concentrazione, ottimizza le prestazioni lavorative preparandoci in questo modo per l’intera giornata.” Gli allenamenti serali, invece, aumentando i livelli di cortisolo, andrebbero a interferire sulla qualità del sonno.

Quando lo stress è mentale

Lo stress è una risposta psicofisica che si manifesta nella persona come esito patologico degli stimoli negativi dell’ambiente e che può emergere quando i compiti emotivi, cognitivi e sociali sono eccessivi. In risposta a queste situazioni il soggetto può sviluppare diversi disturbi, quali disturbi del sonno, nevrastenia e sindrome da fatica cronica” – ha commentato la psicologa e psicoterapeuta Deborah Sproviero.

A volte, infatti, a creare tensioni non sarebbero solo le posture sbagliate ma anche le situazioni. Come le condizioni di precariato, il mancato riconoscimento del proprio operato etc. Secondo la Dott.ssa, invece, se il soggetto riuscisse a percepire che i propri diritti sono rispettati, l’impegno e la retribuzione riconosciute, si andrebbe a creare un clima decisamente più sereno. In tali casi sarebbe possibile ridurre, notevolmente, il tanto temuto stress da ufficio.

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