La pasta è uno dei fiori all’occhiello della tradizione gastronomica italiana. Ce la invidiano e ce la copiano in tutto il mondo. E i turisti che vengono in Italia ne assaggiano le ricette più tipiche e svariate. Trattandosi di un vero e proprio patrimonio culinario è importante tutelarla. E, soprattutto, assicurare al consumatore l’acquisto di un prodotto di qualità. Per questo un recente decreto interministeriale ha reso, di fatto, la pasta di origine controllata. Le nuove disposizioni in merito di etichettatura, infatti, impongono l’indicazione del luogo di origine del grano duro. Una garanzia per chi acquista perchè permette di effettuare una scelta consapevole del prodotto. Riccardo Felicetti, presidente dei pastai di AIDEPI, l’Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiane, ha fatto il punto della situazione.
Pasta di origine controllata per un prodotto di qualità
Il decreto dispone che sulle confezioni di pasta venga indicata in etichetta l’origine del grano duro. I pastai dovranno adeguarsi alla nuova disciplina entro 180 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Molti pastai si sono già adeguati alla nuova normativa prima del tempo concesso. Non è raro, infatti, trovare già sugli scaffali di negozi e supermercati alcune confezioni di pasta con le nuove etichette. In questo modo sarà possibile sapere con certezza la provenienza delle materie prime utilizzate. Si troverà pasta prdotta con grano duro italiano di qualità. E pasta prodotta con grano duro proveniente da Paesi stranieri, ma non per questo meno pregiato.
Cosa succederà nei prossimi mesi
Poter contare su una pasta di origine controllata è un importante passo verso la tutela tanto di un prodotto estremamente rappresentativo della nostra tradizione, quanto del consumatore che potrà scegliere con consapevolezza i prodotti da acquistare. Rimanere al passo con i tempi, però, non è semplice. Di qui a pochi mesi, infatti, le disposizioni che disciplinano le caratteristiche delle etichette cambieranno nuovamente. Il recente decreto verrà, infatti, superato dall’ormai prossimo Regolamento UE sull’origine degli alimenti, in arrivo, probabilmente, in estate. Le etichette dovranno, dunque, essere nuovamente adeguate alle nuove disposizioni. Ma il consumatore potrà, comunque, contare su una pasta di origine controllata.