Addio culotte de cheval. L’estate non è così lontana. Ecco allora che si inizia a fare un check della propria forma fisica. Il ruolo di giudice spetta a lui, lo specchio. Impossibile mentire, il suo giudizio è lì sotto gli occhi di tutti: le immagini, spesso, parlano più di mille parole. Dove cade l’occhio? Oltre a pancia, glutei e seno a far tremare le donne sono quegli antiestetici cuscinetti localizzati all’esterno della coscia, all’altezza del solco del gluteo, noti come “culotte de cheval”. La loro colpa? Rendere più morbida la silhouette.
“Parliamo di una delle cosiddette ‘zone critiche’ in cui è facile accumulare grasso e molto difficile riuscire a smaltirlo” – ha spiegato il Dott. Daniele Cervelli, medico chirurgo operante a Roma nel campo della chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica.
Culotte de cheval, tutto quello che devi sapere
Come combattere questo inestetismo? In funzione della sua entità i rimedi posso essere vari. Ogni donna, infatti, presenta situazioni ed esigenze diverse. Per piccoli accumuli il dottore suggerisce la mesoterapia ovvero l’iniezione di sostanze lipolitiche (che sciolgono il grasso) o l’applicazione di energie dall’esterno (ultrasuoni, radiofrequenza, laser). “Queste soluzioni possono fornire risultati apprezzabili. Quando però il problema è più marcato si deve ricorrere al bisturi, o meglio alla cannula, sottoponendosi a una liposuzione”.
Liposuzione: come rimodellare la silhouette
La liposuzione rientra infatti tra gli interventi migliorativi più richiesti dalle donne che si affidano alla chirurgia per rendere più armonico il proprio fisico. “L’intervento consiste nella rimozione di tessuto adiposo (grasso) in aree corporee in cui questo è in eccesso. Attraverso piccole incisioni dell’ordine di pochi millimetri, nascoste in punti poco visibili (pieghe naturali dell’organismo), si introduce nel sottocute la cannula da liposuzione a cui si collega il tubo dell’aspirazione e con movimenti ripetuti si procede alla rimozione del grasso in eccesso” – ha spiegato l’esperto. Normalmente l’intervento viene eseguito in anestesia locale con sedazione profonda in regime di Day-Surgery. I tempi di degenza sono dunque limitati.
Per una minilipo (ovvero nel caso in cui si vada ad aspirare meno di un litro di grasso), la permanenza in clinica si riduce a un paio di ore. “I risultati? In genere sono considerati molto evidenti e difficilmente disattendono le aspettative delle pazienti”.
La fase post-operatoria
Importante anche come viene gestito il post-operatorio: va indossata una guaina contenitiva per 30 giorni e, inoltre, sottoporsi a dei massaggi linfodrenanti potrebbe apportare notevoli benefici. Ovviamente anche la dieta conta: deve essere ricca di acqua e cibi contenenti ferro. “Sottoporsi all’intervento non significa abbassare la guardia a tavola. La procedura infatti riduce la tendenza ad accumulare grasso a livello della culotte ma non impedisce l’aumento generale di peso” – ha precisato l’esperto.
Attenzione a non lasciarsi intimorire da gonfiori e lividi: anche se piuttosto estesi, la loro presenza è del tutto normale. Al fine di vedere significativi cambiamenti sul proprio corpo bisogna portare pazienza: “Per poterli valutare pienamente può essere necessario attendere dai 3 ai 6 mesi” – ha rivelato il chirurgo.
Non c’è che dire, bisogna armarsi di buona volontà, buon senso e abbinare a un regime alimentare sano dell’attività aerobica. “Questo è il binomio vincente, imprescindibile se si vogliono mantenere i risultati a lungo termine” – ha concluso il Dott. Cervelli.