Quando le relazioni nascono in contesti molto precisi possono creare confusione. Di recente, il pubblico ‘bisticcio’ di Kim Cattrall con Sarah Jessica Parker ha scaturito alcune riflessioni sul confine tra amicizia e rapporti di lavoro. Per chi non lo sapesse, le due attrici che sul piccolo schermo hanno rappresentato per anni l’emblema dell’amicizia tra donne (in Sex and the City, se mai ci fosse bisogno di specificarlo) hanno reso manifesto un sentimento tutt’altro che friendly. In particolare Cattrall ha pubblicamente dichiarato via social che Parker non è mai stata sua amica. Gossip a parte, a più di qualcuna è sorto il dubbio: con le mie colleghe e i colleghi siamo amici? O siamo solo legati da un rapporto di lavoro? Dov’è il confine? Quando un co-worker diventa amico?
Amicizia fra colleghi: come riconoscerla
Dunque, che sul luogo di lavoro ci siano rapporti cordiali, amichevoli, con momenti anche divertenti tra colleghi è assolutamente sano. E auspicabile. Ma a quale punto di può dire di essere amici? Il Telegraph usa il termine frollegue (traducibile con ‘collegamico’) per definire quella relazione a doppio filo con un collega-amico. E indica alcuni degli aspetti da considerare per capire a quale stadio è la relazione. Per esempio, sul luogo di lavoro si viene di solito chiamati col proprio nome di battesimo, se non addirittura il cognome. Il ‘collegamico’ è quello che invece usa il vostro diminutivo, o soprannome, come fanno gli amici di sempre. Un grado di intimità e confidenza che definisce un rapporto più personale rispetto alle sole incombenze lavorative.
Ma, ancora più importanti, sono aspetti che riguardano la vita privata. Per esempio, l’onestà con la quale si racconta ad un collega cosa si fa al di fuori del lavoro, se e quanto si svela la vita amorosa, anche semplicemente che programmi si hanno per la serata. Naturalmente con un ‘collegamico’ ci si incontra anche al di fuori del lavoro, e volontariamente. Si va a bere un drink, si cena insieme, si fanno programmi. Che vanno oltre il caffè in pausa pranzo. Un altro indice è, per esempio, il fatto di avere una chat di Wahtsapp separata dal resto dei colleghi (se mai ne esiste una collettiva). Un canale di comunicazione privilegiato, che dichiara perlomeno una particolare fiducia nell’altro. Se non amicizia, un buon inizio.