Alzi la mano chi, almeno una volta, non ha cercato su internet soluzioni per dimagrire. Bisogna distinguere tra realtà e menzogna. Spesso sono tanti, e anche curiosi, i rimedi suggeriti per ridurre il proprio girovita. Dimagrire con gli integratori è possibile? Questa la domanda che in molti si pongono. Il sito The Conversation ha puntato il dito su cinque supplementi che promettono di accelerare la perdita di peso. Cosa ne pensano gli addetti ai lavori? Tre nutrizionisti dell’Università di Newcastle hanno fatto luce sulla questione esprimendo le loro perplessità.
Dimagrire con gli integratori: chetoni di lampone
Tra gli integratori più chiacchierati figurano i chetoni del lampone venduti sotto forma di compresse e utilizzati al fine di perdere peso. Alcuni studi condotti tanto sui ratti quanto sugli esseri umani hanno portato a risultati discutibili. La reale efficacia di questo integratore è dunque dubbia. Ebbene sì, i suoi effetti sulla perdita di peso sono ancora tutti da dimostrare motivo per cui gli esperti suggeriscono che, se proprio si volesse assumere questo composto, sarebbe meglio consumare frutti che li contengono come pesche, uva e mele. Sono inoltre da considerare possibili effetti collaterali tanto sul cuore quanto sulla fertilità.
Tè matcha
Quando si parla di matcha, si fa riferimento a un tè verde ricavato dalle foglie della Camellia sinensis che, prima di essere raccolte, vengono tenute all’ombra per alcune settimane, il che aumenta la concentrazione di teanina e caffeina. Nessuno studio ha testato l’effetto del matcha sulla perdita di peso. Una revisione di sei studi, che hanno utilizzato preparati di tè verde per la perdita di peso, ha rilevato una differenza di efficacia in base al Paese in cui veniva effettuato il test. L’unico Paese in cui la ricerca ha registrato un aumento del calo ponderale è stato il Giappone. Nessuna differenza rilevante è stata invece registrata negli studi condotti altrove. Anche per questo composto, al momento, non ci sono dati conclusivi sulla reale efficacia.
Garcinia Cambogia
Tra i prodotti pubblicizzati come “miracolosi” figurano anche gli integratori a base di Garcinia Cambogia. Parliamo di un frutto tropicale che contiene una grande quantità di acido idrossicitrico (HCA) che, in alcuni studi condotti in laboratorio su animali, sembrerebbe interferire con la normale sintesi di acidi grassi. Da qui l’ipotesi che questo composto, qualora utilizzato sugli uomini, renderebbe più difficile la metabolizzazione dei grassi e accelererebbe la perdita di peso. Ipotesi teorica che però non ha trovato dimostrazione univoca negli studi condotti sugli essere umani. Il verdetto quindi, anche in questo caso, è negativo: la Garcinia Cambogia non favorirebbe la perdita di peso.
Caffeina
Quando si parla di dimagrire con gli integratori come non citare la caffeina che, a quanto pare, solleciterebbe il metabolismo. Tale effetto è tanto più accentuato quanto più è alta la dose della sostanza che si assume. Tuttavia, gli studi condotti su persone in sovrappeso, hanno mostrato che questi cambiamenti metabolici non hanno nessun impatto significativo sulla perdita di peso. Inutile dunque abusare di caffè se il fine è quello di dimagrire.
Acqua alcalina
Spesso si sente parlare di dieta alcalina. Di cosa si tratta? Questo regime alimentare sostiene che attraverso l’assunzione di cibi e bevande, come l’acqua alcalina, si possa influire sul pH dei fluidi corporei andando così ad aiutare la digestione, la perdita di peso e il benessere in generale.
Il corpo ha, in realtà, meccanismi di bilanciamento del pH finemente controllati per assicurarsi che il pH del sangue rimanga in un range compreso tra 7,35-7,45. Le diete alcaline incoraggiano a condurre un’alimentazione più sana promuovendo il consumo di alimenti a base vegetale come frutta e verdura. Tuttavia non ci sono prove scientifiche che sostengono che l’acqua alcalina possa accelerare la perdita di peso.
Barrette sostitutive, ma con prudenza
È giusto ricordare che nessuna barretta, né tantomeno alcuna bevanda, può sostituire la complessità di un pasto in termini di nutrienti. La valutazione è diversa se si ricorre alla barretta come spuntino che precede l’attività sportiva. In questo caso la scelta si può sostenere, perché si tratta di alimenti che integrano i pasti normali e servono ad evitare che l’organismo finisca in ipoglicemia durante l’allenamento, attraverso il rilascio di zuccheri ad azione lenta. Esistono barrette espressamente studiate per gli sportivi, povere di zuccheri semplici, con profili nutrizionali idonei a questo utilizzo.
Ogni tanto, però, c’è chi si concede una piccola eccezione e, per chi volesse qualche consiglio in più sull’argomento, può farsi un’idea con questo articolo pubblicato su Consigli.it
Nella confezione che propone Enervit ci sono otto barrette gusto cioccolato fondente, due vengono indicate come sostitutive del pranzo (per 240 calorie). La lista di ingredienti è lunga, lo zucchero è al primo posto. C’è cioccolato fondente e più pasta di cacao invece che burro di cacao (un po’ meglio perchè contiene più fibre). E poi c’è un mix di proteine di soia e latte, in percentuale che sono specificate sulla confezione. I grassi sono olio di girasole (meglio dell’olio di colza). Il contenuto vitaminico è buono.
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Pesoforma propone 12 barrette per 6 pasti, dunque due a pasto per un totale di 235 calorie. Il sapore è di cioccolato e cocco (rispettivamente a copertura e nel cuore). Anche in questo caso la lunga lista di ingredienti è capitanata dallo zucchero che dunque è il più concentrato. Queste barrette contengono burro di cacao (dunque hanno un po’ meno fibra) e proteine del latte. La sorpresa buona è la presenza di olio cartamo, che è ricco di omega 3. Anche qui, ci sono tante vitamine.
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Herbalife ha tra i suoi prodotti di punta una polvere per fare un frullato che può sostituire un pranzo. Per ottenerlo vanno aggiunti due cucchiai di prodotto (26 grammi) a 250 ml di latte parzialmente scremato. L’indicazione è di sostituire un pasto al giorno con questo frullato. La lista degli ingredienti è più corta e pulita rispetto alle barrette, anche perché in questo caso non servono tanti addensanti. Il lato positivo: come primo ingrediente sono indicate le proteine (della soia e del latte) e non lo zucchero. Il lato negativo: c’è però olio di colza e la vitamina A si trova legata con acido palmitico, un acido grasso che ha il difetto di aumentare il colesterolo cattivo a scapito di quello buono. Disponibile in sei gusti e anche senza lattosio, soia o glutine.
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Le barrette Proshock di Anderson si trovano in tante varietà di gusto: molto apprezzato è quello al cocco e cioccolato. Le barrette sono un integratore proteico, ottimo anche come fonte di vitamine, grazie alle 8 vitamine integrate.
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