I baristi dovrebbero essere sinonimo di garanzia. Soprattutto nella preparazione del caffè. Ma non sempre è così. E non sempre l’arabica viene rovinata volutamente.
Casualità, errori banali: tra gli errori i più comuni commessi dai baristi c’è l’inadeguata pulizia della macchina. Ecco allora le sviste che causano l’alterazione dell’aroma della bevanda più amata.
Come deve essere un buon espresso
Non è così scontato bere un’arabica come si deve quando si fa colazione fuori casa. I baristi rovinano il gusto della bevanda, non soddisfano le aspettative e creano disagi tra la clientela. Le critiche arrivano soprattutto da imprenditori e manager che lamentano scarsa professionalità. E dai Millennials, che chiedono soluzioni nuove come il formato “on the go”.
Il caffè rappresenta da sempre uno dei momenti più amati dagli italiani. Se servito secondo i giusti criteri. I baristi vengono messi continuamente sotto esame: dalla richiesta del caffè con accostamenti particolari fino alla soluzione “on the go”, le “pretese” sono aumentate.
Ma quali sono gli errori più commessi dai baristi? Inadeguata pulizia della macchina (48%) e scarsa pressatura del caffè (42%) rappresentano dei classici. È quanto emerge da uno studio promosso da Nestlé Professional in occasione del Salone mondiale del dolciario artigianale (Sigep). Il monitoraggio è stato condotto su 100 testate internazionali del settore food&beverage, hotellerie e viaggi. Oltre a un panel di 50 esperti baristi per capire quali sono gli errori da evitare nella preparazione del caffè.
Uno degli aspetti più importanti nella preparazione del caffè è l’acqua, che deve essere senza cloro. Un esercizio pubblico deve essere provvisto di filtri, in grado di eliminarlo. La macinatura è un altro aspetto fondamentale: la granulometria ideale per l’espresso non deve permettere all’acqua di passare velocemente.
La temperatura dell’acqua invece deve essere intorno gli 88° e i 94° quando viene erogata. Infine molto importante è la pulizia della macchina. Il caffè contiene degli oli vegetali grassi che si depositano sulla parte metallica. Se non viene pulita periodicamente con un detergente apposito, questi grassi tendono a irrancidire. Risultato: bevanda contaminata.
I 10 errori più comuni commessi dai baristi
Il luogo ideale dove gustare un buon caffè si conferma il bar (65%). Tra i più comuni errori commessi dai baristi c’è l’inadeguata pulizia della macchina (48%). In secondo luogo la scarsa pressatura del caffè (42%), che ne rovina il gusto. I grani lasciati sul bordo del filtro (38%), condizionano il risultato finale dando la sensazione di bruciato.
E oltre a questi, si sbaglia scegliendo una miscela di bassa qualità (35%). Il sapore viene condizionato anche quando la macinatura dei chicchi non è adeguata (32%). Un altro errore è quello di non filtrare l’acqua ricca di cloro (31%),che in molti casi rovina il gusto del caffè.
Macchiare solo con la schiuma, se non espressamente richiesto (29%) è un altro errore mal percepito. In molti amano gustare la bevanda allungata con il latte. Per il 27% degli esperti è molto grave trascurare la temperatura dell’acqua in uscita dalla macchina. Il 25% ritiene sbagliatissimo servire un caffè in tazza fredda, perché condiziona la percezione sensoriale della bevanda. Mentre il 21% non è accettabile sbagliare la lunghezza dell’espresso (21%).