Ci sono aziende che nel loro nome racchiudono pezzi di storia d’Italia. Lo sviluppo prima artigianale, poi industriale da un lato, l’eccezionalità del Made in Italy dall’altro. Marchi che raccontano l’evoluzione di un paese e del suo stile, divenuto tratto distintivo nel mondo intero. Lanerossi è uno di quei nomi, vera e propria icona nella storia del tessile italiano, che nel 2017 ha compiuto 200 anni. E li ha celebrati con un libro che ne ripercorre l’ascesa, dopo la mostra tenutasi lo scorso anno a Pitti Uomo.
200 anni di tessile e filati: Lanerossi
Appena presentato in occasione di Pitti Filati, il libro “Il filo rosso delle idee. Lanerossi 200 anni” ripercorre la storia della celebre azienda tessile oggi proprietà del Gruppo Marzotto. Il volume, realizzato dal gruppo e da FIlivivi, altra azienda leader del settore e licenziataria del marchio Lanerossi Filati, è tutt’altro che un oggetto per ‘addetti ai lavori’. Non è un volume celebrativo dalle austere atmosfere aziendali, ma un colorato omaggio alla creatività che ha da sempre caratterizzato lo storico brand.
Nato a Schio, in provincia di Vicenza, nel 1817, Lanerossi ha fatto la storia non solo del tessile e dei filati, ma anche della pubblicità e del costume. Il volume, in una movimentata sequenza di immagini, ripercorre i cambiamenti della società, della moda, dello stile. Le concezioni di eleganza che si sono susseguite nei decenni. Lanerossi è stata infatti una delle prime etichette di filati a diffondersi tra gli annunci stampa, gli allestimenti fieristici. Pioniere del sodalizio tra industria e grafica, tra produzione e design. Nei primi anni del Novecento nessuna azienda tessile poteva dirsi altrettanto importante, innovativa, prestigiosa. Il volume è arricchito dai testi di Alessandra Bosco, studiosa e docente di Disegno industriale.
Il filo rosso delle idee. Lanerossi 200 anni
Testi di Alessandra Bosco
Progetto Grafico RovaiWeber Design
Giunti Editore