Adolescenti che vanno ben oltre i 20 anni, età per la quale, almeno nella concezione inglese del ‘teenager’ non si dovrebbe più parlare di adolescenti.

Invece la generazione di piccoli adulti di oggi infrange qualunque definizione ereditata dai padri.

Oggi l’adolescenza copre un arco temporale che va dai 10 ai 24 anni. Il cambiamento abbatte così molti dei cosiddetti riti di passaggio che un tempo segnavano il cambiamento e la maturità dell’individuo.

Adolescenti fino a 24 anni: i rischi

A certificarlo è un rapporto pubblicato sul  Lancet Child & Adolescent Health e riportato da Independent online.

“Cancellare il limite dei cambiamenti di ruolo, come accade per la fine della formazione, matrimonio, genitorialità, è un processo che contribuisce a fare confusione sui ruoli”.

Oggi infatti l’adolescenza viene anticipata, la ricerca parla di un esordio intorno ai 10 anni, e si dilata fino ai 24 anni.

L’anticipazione della pubertà sarebbe dovuta al miglioramento delle condizioni di alimentazione a al più largo accesso alle cure medico-sanitarie. Di solito queste condizioni raggiungevano un livello ottimale a 14 anni; oggi invece siamo intorno ai 10. Tutto quindi è più distribuito nel tempo ed immensamente cambiato dal punto di vista della socialità e dei diritti.

Lo studio si sofferma infatti nel sottolineare che diventando i ragazzi un po’ più adulti dopo i 18 anni effettivi, molte cose potrebbero dover cambiare dal punto di vista legale. Questo per assicurarsi che i ragazzi, oggi molto più dipendenti dai genitori e più tardivi nello sviluppo, non seguano scelte sbagliate. O precocemente erronee con il beneplacito di leggi che non si aggiornano con i tempi.

“Le definizioni sull’età sono sempre arbitrarie”. Lo scrive la responsabile dello studio Susan Sawyer, ma la nostra attuale definizione di adolescenza è davvero troppo ristretta. La fascia d’età 10-24 anni è più adatta allo sviluppo degli adolescenti moderni”. Vedremo cosa succederà dal punto di vista delle tutele.