Quel bel vaso a cui tenevate tanto si è rotto? La statuina che via hanno regalato ha perso un braccio, o peggio, la testa? Non perdetela voi la testa e fate un bel respiro. Ceramica e porcellana possono essere riparate. Basta usare le giuste accortezze ed avere un po’ di manualità. In questo modo, gli oggetti a cui si tiene rimarranno sempre con noi. Purchè ci si accontenti di utilizzarli soltanto saltuariamente o, meglio ancora, esclusivamente a scopo ornamentale. Per quanto si possa intervenire in maniera precisa, la tenuta di un oggetto riparato non sarà mai aprticolarmente elevata. Se il vostro interesse nel riparare un oggetto in ceramica risiede soltanto nella possibilità di poterlo riutilizzare come prima, allora è meglio non cimentarsi affatto nell’impresa. Un brocca con il manico riattaccato non potrà mai più versare dell’acqua. Ma un oggetto con un elevato valore affettivo può essere salvato.
Good Housekeeping spiega come fare utilizzando un adesivo di resina epossidica. Sarà un po’ come fare un puzzle, ma occorre prestare particolare attenzione perchè la ceramica è un materiale delicato.
Come ricomporre la ceramica frantumata
Mano ferma e precisione. Oltre, naturalmente, ad un buon adesivo. Questi sono gli ingredienti fondamentali per rimettere insieme i pezzi di ceramica. La resina epossidica è il prodotto migliore in questi casi. Ma prima di utilizzarla bisognerà fare una prova di ricostruzione. In questo modo ci si accorgerà se abbiamo tutti i pezzi e se è possibile ricomporre l’oggetto correttamente. Durante questa fase occorre lavare i frammenti per rimuovere residui di polvere o grasso che potrebbero creare complicazione nel momento dovranno essere incollati fra loro. Mentre si prova la ricomposizione senza colla si dovranno, inoltre, numerare i pezzi con un matita. In questo modo, al momento di applicare la colla, sarà più semplice ritrovare i pezzi e incollarli seguendo il giusto ordine.
Fatto questo, si potrà cominciare con la riparazione vera e propria. Per farlo, bisognerà combinare l’adesivo indurente e la resina epossidica e distribuire il composto lungo i bordi spezzati dei due pezzi più grandi. Si potranno, quindi, unire i frammenti tenendo saldamente premuto. Rimuovere, quindi, l’adesivo in eccesso utilizzando, volendo, anche un solvente come alcol metilico o acetone. Meglio evitare, però, in caso di ceramica non smaltata.
Come completare l’opera
Una volta ricomposto l’oggetto, bisognerà cercare di fare in modo che pezzi rimangano ben premuti mentre l’adesivo fa presa. Si potranno usare degli elastici o del nastro adesivo o si potrà incastrare l’oggetto in un cassetto semi aperto. Nel caso di forme complesse, si potrà usare della plastilina per pressare i pezzi tra loro o riporre l’oggetto in una scatola piena di sabbia. Bisognerà procedere in questo modo per ogni sezione da riparare e si dovranno attendere almeno 24 ore perchè il collante sia completamente asciutto. A questo punto, rimangono da trattare soltanto le crepe. Per questa operazione occorre molta manualità. Ripararle è estremamente difficile. Tanto vale nasconderle. Si può provare a riempire i dislivelli con della resina epossidica e del pigmento in polvere per artisti e correggere la superficie con della vernice. Oppure si può provare sovrapponendo degli strati di smalto facendo asciugare ognuno prima di applicare il successivo.