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Intelligenza collettiva: esiste, e funziona

Uno studio dimostra che la collaborazione fra più menti porta ad una più attendibile conoscenza

intelligenza collettiva
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Sull’intelligenza collettiva, quella sorta di ‘funzionalità condivisa’, quel concetto per cui la massa ha una capacità cognitiva più alta rispetto al singolo individuo, si dibatte da tempo. Specialmente dall’arrivo di internet, dei social, delle comunicazioni immediate e globali. Uno studio condotto presso l’University College di Londra ha riscontrato che la ‘saggezza del popolo’ esiste. O, perlomeno, sa agire in alcune circostanze.

A ‘caccia’ dell’intelligenza collettiva

Si potrebbe pensare che le persone, subendo l’influenza del ‘gruppo’, tendano ad imitarsi piuttosto che ad impiegare il pensiero critico. Ebbene, questo avviene solo per alcuni individui, e in alcuni contesti. Ma in generale, riscontra lo studio – pubblicato su Nature – l’aggregazione può migliorare le performance intellettive e cognitive. In parole povere, in gruppo si sanno più cose che da soli. E si tende a rispondere in maniera più corretta alle domande o ai problemi.

E’ stato chiesto a 5.180 persone di rispondere a domande di cultura generale. Quant’è alta la Tour Eiffel? Quanti goal sono stati segnati ai mondiali del 2010? Le risposte sono state date prima individualmente, e poi dividendo le persone in gruppi, nei quali potevano consultarsi e confrontarsi. Le risposte esatte aumentavano fino al 50% quando erano frutto di intelligenza collettiva rispetto a quando erano date da individui soli. Aggregare le conoscenze in un settore o in un altro, e le diverse modalità di ragionamento, ha permesso ai soggetti di effettuare una performance di gran lunga migliore.

Lo studio dimostra quindi quanto lavorare in squadra sia utile, in ogni ambito. Confrontandosi si centra meglio il bersaglio che provandoci da soli. Tuttavia i risultati della ricerca contrastano con le teorie contemporanee secondo cui il gruppo è disfunzionale. In effetti, qualche dubbio sorge quando si parla di ideologie, di fenomeno sociali, di opinioni generaliste. I social stanno mettendo in luce il malfunzionamento dell’intelligenza collettiva, piuttosto che i suoi benefici. Rendendo palese che è più facile farsi trasportare da chi urla le proprie opinioni attraverso slogan aggressivi, piuttosto che da chi le esprime in modo ragionevole e civile. Ma probabilmente qui entriamo in temi di fenomenologia sociale che vanno oltre i dati analizzati nella ricerca che vi abbiamo riportato.

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