ADOLESCENTI A RISCHIO
Gli adolescenti a rischio obesità sono quelli che vedono molta tv. Questo perché mangiano più cibo spazzatura rispetto a quelli che ne vedono di meno. A giungere a questa conclusione sono i risultati di una ricerca condotta da un team di esperti del Cancer Research nel Regno Unito. I ricercatori hanno scoperto che i giovani che guardavano più di tre ore di TV commerciale al giorno avevano un’alimentazione malsana. Questo per via degli spot televisivi dedicati a snack e junk food di vario tipo, sia dolci che salati.
IL CIBO SPAZZATURA
Il consumo di snack come patatine, biscotti o bevande gassate, sarebbe addirittura superiore di circa 500 pezzi all’anno negli adolescenti che guardano per maggior tempo la tv. Sono proprio gli annunci pubblicitari, secondo i ricercatori, che favorirebbero gli spuntini. Non a caso nel Regno Unito la pubblicità di cibi ipercalorici è vietata durante i programmi rivolti ai bambini. Ma gli attivisti della salute sottolineano che questo non si applica agli spettacoli tradizionali come i reality o alle partite di calcio in diretta, che guardano milioni di adolescenti a rischio.
LE CONSEGUENZE SULLA SALUTE
Il problema dell’obesità della Gran Bretagna è il peggiore in Europa occidentale. Due terzi degli adulti e un terzo dei bambini sono in sovrappeso, dunque il tema è molto caldo. Gli esperti temono che il modello porterà gravi problemi di salute, con un aumento del tasso di malattie cardiache e diabete. L’obesità è anche la seconda più grande causa prevenibile di cancro dopo il fumo. Senza contare che per gli adolescenti può essere anche causa di problemi sociali e psicologici.
LE CONCLUSIONI DELLA RICERCA
Il ricercatore Dr Jyotsna Vohra ha rilasciato dure dichiarazioni a seguito dei risultati della ricerca. “Questa è la prova più forte che gli annunci di cibo spazzatura potrebbero aumentare il numero di adolescenti che scelgono di mangiare.” Precisa l’esperto. “Non stiamo affermando che ogni adolescente che guarda la TV commerciale divora cibo spazzatura. Ma questa ricerca suggerisce che esiste una forte associazione tra pubblicità e abitudini alimentari. Sono passati dieci anni dal primo e unico regolamento televisivo sul cibo spazzatura introdotto da Ofcom e sono seriamente obsoleti.”
“Il nostro rapporto suggerisce che la riduzione del marketing televisivo di cibo spazzatura potrebbe aiutare a fermare la crisi dell’obesità.” Lo studio si basava su un sondaggio YouGov, che interrogava 3348 giovani di età compresa tra gli 11 ei 19 anni sulle loro abitudini televisive e la dieta.
Fonte: dailymail.co.uk