Il pepe nero è una spezia utile non solo in cucina. Secondo un recente studio condotto in India, sarebbe in grado di ridurre l’obesità.
Ed è proprio dalla patria delle spezie che arriva la notizia riguardo gli effetti benefici del pepe nero. I ricercatori hanno somministrato a roditori integratori a base di piperonale. Si tratta di un composto chimico contenuto nel pepe nero. A differenza dei topi alimentati senza pepe, i roditori hanno mostrato bassi livelli di zucchero nel sangue e meno grasso corporeo. Non solo: i topi “speziati” avevano anche ossa più forti.
Pepe nero e obesità: le ricerche
Se i ricercatori indiani hanno dimostrato che il pepe nero può contrastare i geni portatori del sovrappeso, il Daily Mail online riporta un’altra notizia: l’obesità è genetica. Lo studio sul “Dna della taglia XL” degli scienziati britannici dell’Imperial College London è stato condotto su bambini obesi in Pakistan.
La ricerca, pubblicata su Nature Genetics riporta la scoperta delle mutazioni in un gene specifico correlato all’obesità. Si tratta di una condizione che ha a che fare con anomalie nel controllo dell’appetito e dell’olfatto. E che naturalmente si collega anche al diabete. L’obesità non è dunque collegata al solo cibo consumato. Una scoperta importante, visti gli aumenti dei casi di sovrappeso patologico degli ultimi decenni.
Già la Sejong University della Corea del Sud aveva dimostrato come il pepe fosse utilissimo per perdere peso. Merito della piperina, sostanza che dona quel sapore pungente. Il pepe nero per dimagrire è utilizzato anche in specifici integratori termogenici che stimolano il metabolismo. Il pepe nero fa in modo che il corpo generi calore. E quel calore attacca i tessuti adiposi.
Piperonale contro grasso, eccesso di zuccheri e carenze minerali
I ricercatori indiani dell’Università Sri Venkateswara hanno condotto l’esperimento su ratti obesi, nutriti con una dieta ricca di grassi per 22 settimane. Hanno estratto il piperonale dai semi del pepe nero a e l’hanno aggiunto alla dieta dei roditori dalla 16esima settimana.
Alla fine del periodo di studio, il gruppo trattato aveva aumentato la massa corporea magra, il contenuto e la densità minerale ossea (Bmc e Bmd), rispetto al gruppo di controllo. L’integrazione con piperonale ha anche diminuito considerevolmente il loro livello di glucosio nel sangue, dopo soli 60 minuti.