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Miró, sogno e colore: 130 opere in mostra a Torino

Ancora qualche giorno per compiere un affascinate viaggio nel mondo di Miró

Miró
© Successió Miró by SIAE 2017

Grazie al grande riscontro di visitatori la chiusura della la mostra Miró! Sogno e colore è stata prorogata al 4 febbraio. Ancora qualche giorno dunque per compiere un affascinate viaggio nell’appassionante mondo di Miró. L’iniziativa presenta la produzione degli ultimi trent’anni della vita dell’artista. Si tratta di un periodo indissolubilmente legato all’isola di Palma di Maiorca. Proprio sull’isola negli anni Sessanta e Settanta, Mirò si dedica a temi come donne, uccelli e paesaggi monocromi.

Miró: un artista dal linguaggio molto personale

Trasgressivo e anticonformista, l’artista catalano ha affiancato alla sua anima più contemplativa, una poetica unica tra sogno e colore. Lo scopo era quello di sfuggire alla banalità e al convenzionalismo, dando vita a un linguaggio artistico universale ma allo stesso tempo unico e personale. L’opera di Joan Miró ha aperto la strada a una nuova concezione della pittura basata su un linguaggio visivo, fisico e materico. I suoi codici pittorici innovativi portarono un importante cambiamento nella pratica artistica contemporanea. Mirò diede, infatti, una direzione nuova all’arte del XXI secolo influenzando le generazioni successive.

Miró
Joan Miró – Femme dans la rue, 1973

Sogno e colore: il percorso espositivo

Il percorso espositivo curato da Pilar Baos Rodríguez mette in scena 130 opere di grande formato ampiamente rappresentative della raccolta della Fundació Pilar i Joan Miró. Le opere sono state realizzate durante l’ultimo ciclo creativo dell’artista, quello più dinamico e innovativo. La mostra articolata in 5 sezioni prende le mosse dall’idea che l’artista aveva della propria opera. Il dipinto doveva, infatti, essere una sorta di monologo interiore, ma anche un dialogo con il pubblico. Le opere in mostra mettono in evidenza come in Miró fosse forte il senso di appartenenza e di fusione alla sua terra, Maiorca. Proprio nell’isola concretizzò il grande desiderio di poter creare in un ampio spazio tutto suo. Uno studio, infatti, dove lavorare protetto dal silenzio e dalla pace che solo la natura poteva offrirgli.

Miró
Joan Miró – Maquette per Gaudí XII, 1975

I capolavori in mostra

Tra i capolavori presenti in mostra segnaliamo i celebri “Femme au clair de lune” (1966), “Oiseaux” (1973) e “Femme dans la rue” (1973). Non mancano i lavori degli ultimi anni della sua produzione, quelli della pittura materica, fatti con le dita e dal colore steso con i pugni spalmando gli impasti su compensato, cartone e materiali di riciclo. E ancora le sculture, frutto delle sperimentazioni che fece con diversi materiali, collage e “dipinti-oggetto”.

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