E’ praticamente impossibile trovarla fresca alle nostre latitudini, ed è per questo che la si utilizza sotto forma di polvere da aggiungere alle bevande. La lucuma è un frutto originario del Perù, che si sta facendo sempre più spazio tra gli scaffali delle erboristerie e dei negozi di alimentazione naturale. Perché si tratta a tutti gli effetto di un super cibo, un frutto ultra-nutriente che già gli Inca avevano imparato ad apprezzare. Sia per il sapore gradevole, che per il benessere che apporta.

Conosciamo la lucuma

La lucuma è un frutto dalle mille virtù. Ma innanzitutto, che cos’è? Il frutto chiamato lucuma proviene da un albero che si chiama Pouteria lucuma. La specie Pouteria comprende moltissime piante che producono frutti molto simili nell’aspetto alla lucuma. Di forma che ricorda una papaia, arrotondata ma appuntita, con polpa giallo-arancione e grossi semi lucidi all’interno. Il sapore è simile ad una patata dolce (anche nella consistenza farinosa), e ricorda lo sciroppo d’acero. Si può anche cuocere, come una sorta di zucca. Ma come dicevamo, difficilmente in Italia avrete il dubbio di distinguerla al mercato, più probabilmente la troverete essiccata e soprattutto in polvere.

Aggiungere la polvere di lucuma alle bevande corrisponde all’assumere un integratore completamente naturale. Essa è infatti un concentrato energizzante, remineralizzante, vitaminizzante. E’ infatti ricca di betacarotene e di vitamine del gruppo B. Abbonda di potassio, fosforo, ferro, calcio. Apporta fibre e carboidrati, ed è completamente senza glutine. La si consiglia come antiossidante e come antinfiammatorio, utile per rimettersi in forma dopo malattie e problemi di salute. Un vero ricostituente naturale.

Il suo sapore zuccherino la rende gradevole per dolcificare te, succhi, yogurt. E persino come sostituto di zucchero nelle preparazioni di dolci al cucchiaio. Essendo poi ricca di amido, riduce la necessità di usare farine e addensanti in budini, creme, gelati artigianali.