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Profumo maschile: oltre a sedurre farebbe alzare il gomito

Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Università del Sud della Florida, l’odore di un uomo potrebbe far bere a una donna più alcol del solito

profumo maschile
Courtesy of©monkeybusinessimages/iStock

Sono tante le armi di seduzione a cui appellarsi al fine di essere irresistibili. Avere un buon odore, ad esempio, è un modo per attirare a sé l’altro sesso. Strano ma vero: stando a quanto riporta il sito del The Independent, il profumo maschile potrebbe portare il gentil sesso ad alzare il gomito e consumare più alcol del solito. A dimostrarlo è stato uno studio condotto dai ricercatori del Dipartimento di Psicologia dell’Università del Sud della Florida.

Profumo maschile: le conseguenze sulle donne

Una ricerca precedente aveva rivelato che, l’odore emanato dalle donne durante il ciclo mestruale, era in grado di indurre gli uomini a bere una maggiore quantità di alcol. Ribaltando le carte in tavola, invece, cosa succede? I ricercatori, al fine di tirare le somme, hanno chiamato in causa 103 donne di età compresa tra 21 e 31 anni. A loro è stato chiesto di annusare dei cartoncini imbevuti di diverse fragranze. Alcune con un particolare feromone, l’androstenone, e le altre semplicemente con dell’acqua.

Alcol e sesso, il nesso

Sono stati poi dati loro due bicchieri di birra analcolica a testa. Le donne che erano state esposte all’odore di androstenone bevevano più delle altre. Hanno consumato, infatti, una quantità maggiore di birra nell’arco di soli 10 minuti. “Abbiamo dedotto che l’odore emanato dall’uomo potrebbe istigare a bere. Il tutto rimanderebbe all’associazione tra uso di alcol e sesso” – hanno affermato i ricercatori. In conclusione, i due studi hanno mostrato come il profumo possa influenzare la quantità di alcol che uomini e donne bevono.

C’è inoltre da dire che, oggigiorno, non c’è più una grande differenza tra i due sessi in termini di bevute. Ebbene sì, le abitudini di consumo sono notevolmente cambiate nel corso dell’ultimo secolo. A darne conferma è stata una ricerca condotta dall’University of New South Wales (Australia) e pubblicata su BMJ Open.

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