La rosa canina è una pianta le cui proprietà sono note sin da tempi molto antichi. Il suo nome deriverebbe dalla presunta capacità di guarire dalla rabbia trasmessa dai canidi agli umani attraverso i morsi. O almeno così scrisse Plinio il Vecchio, coniando il nome di questa pianta selvatica. Antenata di tutte le rose coltivate, la rosa canina è nota non solo per la facile diffusione, ma anche per le bacche rosse (in verità falsi frutti) che produce, commestibili e dalle molteplici proprietà.
Le proprietà della rosa canina
Le bacche di rosa canina sono infatti un concentrato formidabile di vitamina C. Presenti in ingenti quantità anche i flavonoidi, tannini, pectine e vitamine del gruppo B. La sinergia tra questi elementi rende le bacche di rosa canina importanti elementi antiossidanti, utili al sistema immunitario, all’apparato circolatorio. Migliorano la capacità di assorbimento del ferro e del calcio. Sono toniche, depurative. Risultano inoltre utili astringenti, ed hanno proprietà antinfiammatorie. Se ne può beneficiare quindi in caso di tosse o raffreddore, ma anche in caso di dolori alle articolazioni e infezioni alle vie urinarie.
Tutti questi benefici si ottengono consumando le bacche tramite infuso. In erboristeria è molto facile reperirle essiccate. Ma anche l’olio essenziale – sempre ricavato dalle bacche – ha diverse proprietà, legate alla cosmesi. Esso è infatti un ottimo coadiuvante della rigenerazione dei tessuti danneggiati dal tempo o da piccole ferite, scottature o smagliature. E’ elasticizzante e previene la formazione di rughe. Inoltre si può applicare con un massaggio sulle unghie per rinforzarle. Per lenire irritazioni alla pelle anche un semplice decotto da applicare con una garza imbevuta può dare immediato sollievo.
E’ deliziosa anche la marmellata che si ottiene dalle bacche di rosa canina. Essa tuttavia, data la lunga cottura, perde buona parte delle proprietà benefiche, specialmente la vitamina C, estremamente volatile.