Una insalata toglie il medico di torno. Di sicuro il neurologo. Lo dimostra una ricerca del Rush University Medical Center. Merito della vitamina K, che il corpo riceve da un precursore presente nei vegetali a foglia verde.
Una insalata al giorno per prevenire la demenza
I ricercatori hanno valutato le abitudini alimentari e l’abilità mentale di oltre 950 adulti anziani per cinque anni. È emerso che in chi consumava abitualmente verdure verdi il declino cognitivo era significativamente ridotto. I soggetti abituati a pasti con vegetali avevano un cervello più giovane di 11 anni rispetto a chi non gradiva verdure.
Non solo insalata: il beneficio delle verdure a foglia verde
Non solo una insalata al giorno, ma anche spinaci, cavoli, bietole. Verdure a foglia verde che permettono di avere le stesse capacità cognitive di una persona di oltre un decennio più giovane. I risultati hanno tenuto conto di genere, età, istruzione, storia di fumo, esercizio fisico e rischio di Alzheimer accresciuto (in famiglia) delle persone monitorate. Secondo Martha Clare Morris, autrice principale dello studio finanziato dal National Institutes of Health, i benefici arrivano dalla vitamina K. Unita a luteina, acido folico e betacarotene, aiuta il cervello umano a mantenersi più giovane.
Una insalata al giorno per fare il carico di vitamina K
“La nostra analisi ha individuato associazioni molto significative fra salute del cervello e vitamina K: è il primo studio in merito. Inoltre solo un numero limitato di altri studi hanno indagato i legami della luteina, dei folati e del beta-carotene con un più lento declino cognitivo”, ha affermato Morris. La vitamina K , contenuta anche in senape e yogurt, è un antiinfiammatorio naturale. La sua carenza favorisce le emorragie e provoca ritardi nella coagulazione del sangue.
Inoltre, soprattutto per le donne, è bene integrare l’alimentazione con l’acido folico. Oltre a portare giovamento alla struttura ossea, veicola il ferro assicurandone l’assimilazione.