Ricchi e meno ricchi misurano diversamente la felicità e oggi una ricerca spiega come le due categorie sociali diano peso differente al concetto di benessere personale. Secondo una ricerca riportata dal Daily Mail, i soldi non rendono tutti felici allo stesso modo. Anzi.
Chi possiede meno tenderebbe a trovare la felicità nel rapporto con gli altri. Al contrario, i più benestanti, si sentirebbero soddisfatti dal riscoprire sentimenti e abitudini più legate all’Io.
Mentre nei primi dominerebbero l’empatia e la compassione, nei secondi trionferebbe l’orgoglio e l’individualismo.
Personalità da ricchi: lo studio
La ricerca in questione ha analizzato circa 1,519 persone – 752 maschi e 767 femmine – e ha comparato il reddito alle tendenze provate nei confronti di abitudini e sentimenti. La ricerca ha associato il reddito a una grande varietà di tavolozze emotive. Chiedendo a ciascuno dei partecipanti di scegliere tra le emozioni che più frequentemente avevano provato. E ha poi diviso le emozioni rispetto alla classe sociale di provenienza di ciascuno.
Alla fine è emerso che le persone più ricche associavano la felicità a sentimenti come orgoglio e soddisfazione. Quelle meno abbienti a emozioni come la compassione e l’amore.
La ricerca è stata condotta dall’Università della California in tutto il territorio degli Stati Uniti.
Secondo lo studio le motivazioni sarebbero di mera e semplice sopravvivenza. Le persone meno abbienti avrebbero infatti la necessità di creare legami sociali in un ambiente molto più minaccioso e di fronte al quale, da singoli, sarebbero più indifesi.
Da qui la necessità di creare legami sociali e solidi che possano in qualche modo rispondere alle situazioni di emergenza. Al contrario le persone più ricche non avrebbero la stessa esigenza e sarebbero quindi proiettati più verso sentimenti relativi all’Io.
Quindi la felicità non è affatto uguale per tutti. E tra ricchi e poveri le differenze sono davvero molte.