Non importa che si goda di una lunga pausa pranzo o soltanto di un piccolo break. Gli italiani, anche sul lavoro, non rinunciano a concedersi un pasto sano e di qualità. E’ quanto rilevato da una recente ricerca condotta del Gruppo Elior. L’azienda, leader in Italia nel settore della Ristorazione Collettiva, ha realizzato uno studio finalizzato alla rilevazione delle abitudini alimentari dei lavoratori, italiani e non. In particolare, la ricerca si è concentrata sul modo che i lavoratori hanno di trascorrere la pausa pranzo. Quanto tempo dedicano al pasto, cosa mangiano e dove. E gli Italiani hanno dimostrato una particolare attenzione alla qualità del cibo e all’apporto nutrizionale delle portate scelte.
Pausa pranzo a base di ingredienti di eccellenza
Che gli Italiani siano un popolo di buone forchette è cosa risaputa. La ricca tradizione gastronomica ci ha abituato a piatti gustosi e preparati con ingredienti di qualità. Proprio per questo, anche sul lavoro, la tendenza registrata è quella di non rinunciare a mantenere abitudini sane. In particolare i lavoratori italiani, dipendenti o liberi professionisti che siano, sembrano prediligere piatti sani e leggeri. Valorizzandoli, magari, con abbinamenti sfiziosi o con ingredienti di qualità. Le portate a base di prodotti biologici, freschi, di stagione, a chilometro zero o certificati, sono le preferite. Meglio ancora se con poche calorie e pochi grassi e con un tocco di originalità e creatività.
Pausa pranzo all’italiana
La ricerca di Elior ha analizzato le abitudini alimentari di 2.270 lavoratori di differenti nazionalità, di cui 450 italiani. Si è concentrata tanto sui lavoratori dipendenti che sui liberi professionisti, su chi ha accesso a soluzioni di ristorazione e chi no. Analizzando i risultati relativi ai nostri connazionali, è emerso che il 78% dei lavoratori si concede un break all’ora di pranzo che dura, in media, 36,6 minuti. Durante i quali il 57% si limita a mangiare mentre il 34% si occupa di altre attività mentre consuma il pasto. Soltanto il 4% non utilizza la pausa per mangiare.
In particoalre, il 95% pereferisce pranzare seduto e l’86% utilizza le posate. Un terzo consuma il pasto presso i ristoranti aziendali ed un terzo si rivolge, invece, ai locali vicini a posto di lavoro. Il restante terzo ricorre ad altre soluzioni. Nella maggioranza dei casi gli intervistati si sono mostrati contrari agli sprechi (95%) e attenti alla qualità del cibo consumato (76%).