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Babbo Natale: crederci è terapeutico per i bimbi

La favola dell’omone panciuto che porta i regali aiuta a crescere in serenità. I genitori possono stare tranquilli. Lo studio

Babbo Natale
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Babbo Natale porta i regali ai bambini di tutto il mondo. Fino a quando i vostri subiranno l’incanto della slitta trainata con le renne, state tranquilli. Per i piccoli, l’uomo panciuto che lascia i regali la notte della Vigilia è rassicurante. Un sogno che aiuta a crescere nella spensieratezza.

Babbo Natale: un sogno chiamato tranquillità

Sulla questione è intervenuta la psicologa Kristen Dunfield, della Concordia University di Montreal, in Canada. La professoressa si occupa di psicologia di sviluppo e studia soprattutto la fiducia nei bambini. Come si forma e cosa accade quando viene infranta. Secondo l’esperta non c’è nulla di male nel raccontare ai bambini la storia di Babbo Natale. Al contrario, rappresenta una tappa importante nella loro crescita.

Kristen Dunfield si è concentrata su cosa accade ai bambini quando viene raccontata loro la storia di Babbo Natale. La psicologa ha assistito a tutte le fasi. La formazione della credenza e poi la fine del mito di Babbo Natale.

La ricerca scientifica sul campo della psicologia dello sviluppo ritiene che le credenze fantastiche come quella su Babbo Natale non sono “dannose”. Sono legate invece a una serie di risultati positivi sullo sviluppo psicologico. Permettono infatti di esercitare le “capacità di ragionamento controfattuale”, necessarie per la crescita umana e per il potenziamento dello sviluppo emotivo.

La maggioranza dei bambini occidentali crede a Babbo Natale. Sono i genitori a raccontare dell’anziano dal vestito rosso. Tuttavia, tendono a credere a Babbo Natale anche i bambini che vivono in famiglie in cui questa credenza non viene incoraggiata. Una parte rilevante del mito, infatti, è alimentata dalla cultura popolare. Favole, racconti, film, poesie, pubblicità, cartoni animati, canzoni. Esserne influenzati è inevitabile, tanto che il personaggio è diventato popolare anche presso culture non cristiane.

Cosa accade quando i bambini crescono

Intorno agli 8 anni i bambini tendono a smettere di credere a Babbo Natale. Kristen Dunfield avvisa i genitori: “Non dovete preoccuparvi. Si tratta di una parte inevitabile della crescita. Babbo Natale è una figura fantastica che fa cose impossibili: volare con la sua slitta, consegnare in una sola notte i regali a tutti i bambini del mondo. Ma soprattutto sapere se i bambini sono stati buoni o cattivi. A un certo punto i bimbi iniziano naturalmente a dubitarne. Le obiezioni mosse dai bambini stimolano il loro pensiero critico. Ma anche la curiosità verso il mondo. Iniziare ad essere scettici sviluppa il pensiero cognitivo.

Consigli

I genitori possono assecondare i dubbi dei figli, lasciando che ne traggano da soli le conseguenze. Oppure spingerli a credere ancora, lasciandoli nella magia.

NORAD Tracks Santa è un curioso programma web che permette di tracciare il viaggio di Babbo Natale intorno al mondo per consegnare i doni. Potrebbe essere un piccolo aiuto per mamma e papà. I bambini hanno straordinarie capacità di adattamento. I genitori potrebbero stupirsi di come per loro finisca l’incanto dei doni che arrivano dalla fabbrica degli elfi. I figli sono in grado di capire quando una bugia è detta a fin di bene.

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