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A Bologna Paolo Gotti e il fascino della ruggine

Fino al 4 febbraio sarà possibile ammirare il nuovo progetto del fotografo bolognese

Ruggine
Paolo Gotti

S’intitola Ruggine il nuovo progetto espositivo del fotografo Paolo Gotti che è possibile ammirare in via Santo Stefano 91/a. Il nuovo progetto si sofferma fino al prossimo 4 febbraio sul tema dello scorrere del tempo, intessuto di memorie, separazioni, assenze, rinunce e sogni infranti, attraverso le fotografie dall’alto grado poetico ed emozionale da lui scattate in quarant’anni di viaggi attorno al mondo.

Il fotografo

Paolo Gotti nasce a Bologna e si laurea in architettura a Firenze, dove frequenta il Centro di studi tecnico cinematografici. Nel 1974 sceglie l’Africa come meta del suo primo grande viaggio. In seguito a questa avventura che lo segna profondamente, intraprende a tempo pieno l’attività di architetto, grafico e fotografo. Dopo varie esperienze nel campo della pubblicità, e una maturata esperienza nello still life, si dedica sempre più al reportage. Nel corso della sua Carriera ha visitato oltre 70 paesi nei cinque continenti. Ancora oggi gira il mondo per immortalare persone, paesaggi e situazioni. Il tutto viene archiviato accuratamente in un gigantesco atlante visivo, da cui nascono i calendari tematici che realizza da circa vent’anni.

Paolo Gotti – Brasile, 2006

Ruggine: la mostra

Nel percorso espositivo di Ruggine scorrono le immagini dei continenti che Paolo Gotti ha visitato. Da una vecchia miniera di sale ai confini della Colombia, alla carriola arrugginita abbandonata in Brasile. E poi ancora la carcassa di un’automobile nel deserto del Sahara, un’abitazione corrosa dalla salsedine sul lungomare di Baracoa a Cuba e un relitto di ferro divorato dalla ruggine sugli scogli del Mediterraneo. Un carrarmato rimasto solo nel deserto rovente dello Yemen è l’immagine simbolo di ciò che resta della guerra. I resti della nave da crociera “Tropical Dreams” naufragata su una spiaggia delle Filippine diventa, infine, la rappresentazione di ciò che resta dei sogni.

Paolo Gotti – Tropical dreams, Filippine, 2001

Da non perdere

Ricordiamo che in Ruggine le immagini dell’artista sono accompagnate da racconti “minimi” di Natascia Ronchetti, giornalista, scrittrice e collaboratrice del Sole 24 Ore e del Venerdì di Repubblica. In occasione della mostra sarà, inoltre, presentato il calendario tematico Ruggine che racchiude 13 tra le immagini più significative dell’esposizione.

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