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Smartphone addicted: quando il telefono crea dipendenza

Circa la metà dei possessori di un telefono cellulare controlla il proprio dispositivo più di 4,000 volte l’anno: il motivo? Pura ossessione

Smartphone addicted
Courtesy of©ViewApart/iStock

Alzi la mano chi non vive incollato a uno schermo. Stando a quanto riporta il Daily Mail, oltre alla tv e al computer, anche il telefono crea dipendenza. Sono tanti, tantissimi gli smartphone addicted. Quasi la metà degli utenti ne fa un utilizzo smodato: non parliamo, in questo caso, di nomofobia ovvero della paura di non essere raggiungibili. Si tende infatti a sbloccare compulsivamente il proprio dispositivo fino a 4.000 volte all’anno senza motivo.

Smartphone addicted: lo studio

A svelarlo è stato il sondaggio condotto dal casinò online Casumo.com. I ricercatori hanno analizzato il comportamento di 2.000 utenti, nel Regno Unito, al fine di scoprire se il controllo del loro dispositivo fosse per abitudine o necessità. Cosa è emerso? Se, ogni anno, gli utenti sbloccano il telefono circa 10,000 volte, nel 40% dei casi lo fanno in maniera compulsiva. Proprio così, lo studio ha svelato che ripetiamo questo gesto per ben 28 volte al giorno. Oltre un terzo di esse è del tutto superfluo.

I nostri dispositivi intelligenti sono diventati una parte essenziale della nostra vita. Controllarli regolarmente è naturale per la maggior parte degli utenti“- ha affermato Greg Tatton-Brown, portavoce di Casumo. Ha poi aggiunto: “Tuttavia i casi di controllo compulsivo sono molto più alti di quanto potevamo immaginare. Ciò dimostra che i telefoni possono essere tanto un aiuto in grado di semplificarci la vita quanto una fonte di intrattenimento.”

Le app più gettonate e utili

Il sondaggio ha anche svelato quali sono le app più utili. Sul podio c’è Google Maps, una vera bussola. WhatsApp e Gmail arrivano al secondo e al terzo posto. Google Chrome è al quarto seguito da Facebook. “Gmail, Maps e una serie di servizi di messaggistica possono aiutarci a organizzare le nostre vite, ma controllare gli aggiornamenti su Facebook rimane un gesto compulsivo, un chiaro tentativo di ritagliarsi un momento di svago per evadere dalla routine quotidiana.” La ricerca fa luce anche sull’effetto potenzialmente dannoso degli smartphone. I risultati rivelano che gli adolescenti hanno maggiori probabilità di soffrire di disturbi mentali, tra cui depressione e ansia.

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