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Frutta portafortuna: una macedonia di benessere e prosperità

La frutta portafortuna che non deve mai mancare sulle tavole del Natale per portare buona sorte e tantissima salute

frutta portafortuna
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Molte delle portate che si servono nei pranzi e nelle cene natalizie vengono, per tradizione, considerate benaugurali. In particolare, ci sono alcuni frutti che, oltre ad essere ritenuti forieri di buona sorte, sono una vero e proprio concentrato di proprietà benefiche. Insoma quando si dice che magiarli “porta bene” non si potrebbe utilizzare espressione più appropriata. Dole e Dole Instituite, leader del settore della produzione distribuzione e commercializzazione di frutta e prodotti da essa derivati, ha stilato un elenco un elenco dedicato alla frutta portafortuna, segnalando quella che non dovrebbe mai mancare durante le Feste. Un vero e proprio mix di benessere e prosperità tutto da gustare.

Una vera “macedonia” di benessere con la frutta portafortuna

Che siano legati alla nostra tradizione o a quella di altri Paesi, ci sono alcuni frutti che meritano assolutamente di trovare spazio sulle nostre tavole del Natale. Nel selezionarli, Dole ne ha anche individuato le principali proprietà benefiche. Sebbene sia un frutto esotico, l’ananas, ad esempio, da tempo è una presenza costante alla fine dei pasti più sostanziosi. Oltre a rientrare nel novero della frutta portafortuna è, infatti, un concentrato di virtù. Innazitutto è ricchissimo di vitamine C e B6. E’, inoltre, l’unica fonte naturale di Bromelina, un enzima dalle proprietà antinfiammatorie. Contribuisce ad alleviare gonfiore e lesioni muscolari. E’, infine, un frutto ricchissimo di calcio, potassio, manganese, magnesio, ferro, zinco e rame. Un cocktail di benessere per i processi metabolici, la salute delle ossa e del sistema nervoso.

Uva e mandarini, bontà salutari e propiziatorie

In Italia uva e mandarini di certo non mancano. Ed è un bene perchè, oltre ad essere gustosi, sono anche dei frutti propiziatori. I mandarini, ad esempio, vengono considerati un simbolo di eternità e completezza. Ed hanno anche la forma delle monete. Rientrano, dunque, a tutti gli efftti nei canoni della frutta portafortuna. Sono inoltre ricchissime di sostanze benefiche. Come tutti gli agrumi sono ricchissimi di vitamina C. Garantiscono, inoltre, un elevato apporto di ferro, magnesio, acido folico, fibre e fitonutrienti antiossidanti. Tutto questo li rende un ottimo alleato contro i mali stagionali e un elisir naturale per una pelle giovane ed ossa sane.

Si dice che nella notte di San Silvestro mangiare un chicco d’uva ad ogni rintocco delle campane di mezzanotte porti fortuna e ricchezza. Che sia vero o no, resta comunque un rituale da provare. Non si sa mai, in fondo l’uva è simbolo di abbondanza. D’altronde non si tratta neanche di un gran sacrificio, anzi. L’uva è davvero deliziosa e se anche non portasse prosperità e buona sorte, di certo porterà benessere all’organismo. E’, infatti, un frutto ricco di fibre che favorisce la regolarità intestinale. Presenta, inoltre, un elevato contenuto di calcio, ferro e magnesio ed apporta sostanze fitochimiche come il resveratrolo, un antiossidante che contrasta i radicali liberi e previene i danni vascolari, proteggendo l’organismo dalle malattie cardiovascolari.

Mangiare melagrana e kumquat porta salute e ricchezza

Nel corso degli ultimi anni è tornato alla ribalta un altro dei frutti tradizionalmente considerati benaugurali. Si tratta della melograna, simbolo di fertilità e di ricchezza. Deliziosa mangiata al naturale, è ottima per preparare spremute ed insaporire piatti salati. Il suo consumo garantisce un elevato apporto di polifenoli, flavonoidi e potassio, importante per il corretto funzionamento del sistema nervoso e di vitamine A e B. Favorisce, inoltre, l’assorbimento delle vitamine C e K.

Nel novero della frutta portafortuna rientrano anche alcune bontà dalle suggestioni più esotiche. Il kumquat, ad esempio, noto anche come mandarino cinese viene associato alla ricchezza, probabilmente anche grazie al suo aspetto simile ad una pepita d’oro. Una decina di queste preziose “pepite” forniscono circa il 48% del fabbisogno giornaliero di fibre, 4 grammi di proteine e una buona quantità di pectina che nutre la flora batterica. Ciò che li differenzia dagli altri frutti è che si mangiano con buccia e semi. Questo li rende ancora più nutrienti. Le bucce degli agrumi sono, infatti, note per essere particolarmente salutari. Contribuiscono, ad esempio, a tenere sottocontrollo i livelli di colesterolo nel sangue e acombattere gli agenti patogeni.

Mangiare kiwi fa buon sangue

Tra i frutti tipici delle Feste il kiwi è uno dei più benefici. Questo delizioso frutto benaugurale è una preziosa fonte di vitamina C. Ed è, soprattutto, un ottimo alleato nella prevenire la formazione di coaguli nel sangue. Studi scientifici, inoltre, dimostrano che il consumo di due kiwi al giorno dona energia e mette di buon umore.

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