Impegno, costanza e dedizione sono sinonimi di amore. L’innamoramento è uno dei grandi misteri della vita, ma la scienza studia i processi emotivi per spiegare anche l’evoluzione umana.
Nelle società moderne, l’assenza di impegno interrompe il legame tra l’amore e il numero di figli. È da questo punto che i ricercatori dell’Università di Wroclaw sono partiti per un nuovo studio. E per condurla hanno esaminato una tribù di cacciatori-raccoglitori Hadza.
La vita dei cacciatori della Tanzania è rimasta praticamente la stessa negli ultimi diecimila anni. Per questo motivo lo studio dei loro legami affettivi potrebbe fornire utili informazioni sull’evoluzione dell’amore a partire dai nostri antenati preistorici. “Il nostro studio potrebbe gettare nuova luce sul significato dell’amore nel passato evolutivo degli umani”, hanno sottolineato i ricercatori nel loro articolo pubblicato su Frontiers in Psychology.
Impegno: l’evoluzione dell’amore
La ricerca condotta dal dott. Piotr Sorokowski ha esaminato tre componenti per misurare la profondità dell’amore: intimità, passione e impegno. Sono il “triangolo” su cui si basa la teoria dell’amore di Sternberg del 1985. La teoria definisce la passione come un forte entusiasmo, eccitazione, sentimento sessuale e romantico.
L’impegno è la decisione consapevole di restare con un’altra persona e la promessa di essere leali nei loro confronti. L’intimità è descritta come sentimento di vicinanza e attaccamento che tendono a rafforzare il legame tra due individui.
Questi tre elementi sono stati tenuti in considerazione esaminando il numero di figli di alcune coppie. I ricercatori hanno scoperto che esiste un’associazione positiva tra passione e successo riproduttivo in entrambi i sessi. L’impegno aiuta a mantenere relazioni stabili e spesso le persone decidono di stare insieme per avere figli. Questo significa anche che sono più propensi a creare un buon ambiente per farli crescere.
Tuttavia, più bambini ci sono, più si assiste a un calo di intimità. E quest’ultimo è associato di sicuro allo stress provocato da una famiglia numerosa. c’era un calo dell’intimità con il numero di bambini, che potrebbe essere associato allo stress di crescere una famiglia. Ma anche in fatto di libido, l’impegno dimostrato in alcune coppie con figli, ha portato a risultati soddisfacenti.
Impegno e infanticidio
La ricerca è andata anche a ritroso nel tempo. E ha notato come il numero di infanticidi da parte del genitore maschile sia diminuito prima della comparsa della monogamia. Tribù e popolazioni evolute nel rapporto monogamo hanno iniziato a prendersi cura dei figli.
Di conseguenza, la monogamia è divenuta un vantaggio evolutivo. E più precisamente: l’impegno a costruire la famiglia, implica anche quello a mantenerla sana. Robin Dunbar (Università di Oxford) suggerisce che tutto ciò ha “modificato” il cervello umano. E questa modifica aveva il fine di mantenere il legame di coppia. Conseguenza? Abbiamo imparato ad amare di più.