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Dialetto? Per i giovani è tornato di moda

Rispetto al passato i giovani usano molto di più il dialetto. Il merito? Della riscoperta delle tradizioni. E di internet

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L’Italia è, per distacco, il Paese dei campanili, delle tipicità locali e anche del dialetto. Che, strano a dirsi, è tornato prepotentemente di moda grazie anche ai nuovi media. Basta dare un’occhiata ai video virali di Casa Surace – gruppo di videomakers pugliesi.  “Le migliori frasi della Nonna” ha raggiunto oltre 1 milioni di visualizzazione in poche ore. Grazie alla capacità di rendere contemporanei i famosi detti delle nonne. Oppure leggere attentamente i risultati dell’indagine condotta su un campione di 3500 italiani e commissionata da Baci Perugina.

La ricerca di Baci Perugina – in concomitanza con il lancio della campagna “Parla come Baci” – ha lavorato sui numeri. Il punto di partenza è il campione analizzato. Uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 65 anni, monitorati attraverso il sistema WOA, acronimo di Web Opinion Analisys. Per rispondere alla domanda sul ruolo del dialetto per i giovani, gli analisti hanno osservato i loro comportamenti online. Tenendo d’occhio i principali social network, blog, forum e community.

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Anche i Baci Perugina hanno riscoperto le frasi dialettali

Dalla ricerca emerge che il 63% utilizza abitualmente il dialetto per comunicare. Non solo quello della propria zona, ma anche alcune tipiche e ormai diffuse espressioni attribuibili ad altre regioni. Il risultato? Un melting pot di tradizioni che rafforzano la nostra cultura e l’uso di lingue alternative all’italiano. Che, piaccia o no, fanno parte della nostra storia. Per il 67 % degli intervistati usare il dialetto è un modo per rimanere in contatto con la famiglia. Per il 59 % serve a conoscere la storia di determinati termini ed espressioni. Per il 52 % il dialetto arricchisce il proprio parlato con espressioni colloquiali.

Dialetto: le espressioni più usate

La classifica delle 10 espressioni più utilizzate è la fotografia di questo trend. Il Paese evolve, ma le tradizioni restano. E vanno a rafforzare il concetto di nazione, intesa dal punto di vista sociologico.

1)   NAPOLETANO-  Jamm bell

2)   ROMANO-  Daje

3)   SICILIANO-  Talè (in alternativa Camurrìa)

4)   MILANESE-  Va a ciapà i ratt

5)   GENOVESE-  Belin

6)   PERUGINO- Gimo cocchi

7)   PUGLIESE- Mo

8)   VENETO- Magna e tasi

9)   PIEMONTESE-  Fuma c’anduma?

10) TOSCANO-  Mi garba

Online esistono youtuber e pagine dedicate al tema. Da nord a sud. Da Inchiostro di Puglia ad Aforismi Romani. Da Il terrone imbruttito a Proverbi milanesi. E poi parodie, candida camera e fiumi di megabyte spesi per contenuti sul dialetto. “È importante che i giovani mantengano l’uso del dialetto – afferma Riccardo Regis – professore associato di Dialettologia Italiana all’Università degli Studi di Torino. Rispetto al passato il futuro del dialetto è da considerarsi più roseo. Secondo i dati ISTAT si è ormai stabilizzato l’uso congiunto di italiano e dialetto in famiglia”

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