Donne single: un esercito fiero della solitudine amorosa. Perché poco spaventato della mancanza di compagni o mariti. Sono sempre più numerose le signorine che mettono su famiglia dopo i 40. Ancora di più quelle che decidono di rimanere sole. Ma attenzione: “sole” non sta per “tristi” o “insoddisfatte”. Tutt’altro.
Rispetto alla controparte maschile, le donne single non hanno paura di condurre una vita “sole”. È il risultato di una recente indagine condotta dall’Università dell’Essex.
Il potere delle donne single
La solitudine è nemica dei maschi. E è un sentimento così sentito dalle ragazze che, dati alla mano, non hanno bisogno di fare coppia. Inoltre, come emerge dall’indagine, le donne fanno più fatica a portare avanti una relazione. Perché? Perché la maggior parte delle responsabilità gravano sul gentil sesso.
Mintel, l’agenzia che svolge ricerche a livello europeo, conferma che il 61% delle donne single sono felici della propria situazione sentimentale. Il contro è rappresentato dal 49% degli uomini single. Ma a sottolineare il rovesciamento dell’idea femminile dell’amore da fiaba, è un altro dato. Il 75% delle donne single non ha cercato una relazione nell’ultimo anno.
La tendenza è stata particolarmente forte tra le donne sopra i 45 anni . Mentre il 32% delle signore tra i 45 e i 65 anni si sono dette “molto felici” di essere sole, lo stesso valeva per appena il 19% degli uomini della stessa età.
La professoressa Emily Grundy, dell’Università di Essex, spiega al Telegraph che le donne sono più brave a capire e a soddisfare i propri bisogni. In sostanza sono più capaci a individuare i propri bisogni. E a capire come poter soddisfare le proprie necessità.
Uomini e donne nella socializzazione
Altro “potere” femminile, la facilità nell’intrattenere rapporti sociali. Un elemento che al contrario i maschietti riescono a far proprio grazie alle proprie compagne. Il fatto è che il gentil sesso riesce a dedicare più tempo a lavoro, impegni, hobby e amicizia, stando solo. Una sorta di opportunità che l’universo femminile riesce a “riempire” con naturalezza.
È in famiglia, con la responsabilità di una casa, di un marito o dei figli, che invece rischia di mettersi da parte. Per sua natura, la donna è più propensa a rinunciare. Ecco perché un rapporto sentimentale potrebbe richiedere più “lavoro”. E più lavoro significa più fatica.
In un’epoca in cui il tempo a disposizione è sempre minore, aver riguardo per le necessità del partner diventa quasi ingestibile. Una triste realtà: chi riesce a far tanto viene “spremuto”. A chi non è in grado di gestire troppo lavoro, si chiede ben poco. E la donna di oggi preferisce lavorare per se stessa.