Un regolare consumo di yogurt potrebbe rivelarsi un valido aiuto per preservare la salute del sistema cardiovascolare. Un recente ricerca condotta dalla Stanford University avrebbe, infatti, rilevato una connessione tra il consumo dello yogurt e la riduzione dei sintomi di una dieta troppo ricca di sale. In particolare reintegrerebbe la flora batterica che contribuisce al controllo della pressione sanguigna. La dimostrazione di tale proprietà potrebbe avere importanti risvolti futuri. E fornire un importante contributo ad uno stile di vita più sano. Il Daily Mail ha riportato i risultati della ricerca.
Perché il sale è nemico del sistema cardiovascolare
Un eccessivo consumo di sale è una delle principale cause di pressione alta e disturbi cardiovascolari. Un’eccessiva concentrazione nel flusso sanguigno spinge l’organismo a trattenere più liquidi per diluirlo. Costringendo il cuore a pompare una quantità di liquidi extra. Questo può irrigidire i vasi sanguigni rischiando di causare problemi come pressione alta, infarti ed ictus. Consumare troppo sale, inoltre, ha risvolti negativi anche sul sistema immunitario, riducendo la flora batterica intestinale. In particolare è stato riscontrato il calo di un batterio benefico chiamato Lactobacillus murinus. La carenza di questo batterio favorisce la produzione di cellule pro infiammatorie Th-17 collegate all’ipertensione arteriosa.
Lo yogurt riequilibra la flora batterica contribuendo ad abbassare la pressione
Un consumo regolare di yogurt e di alimenti fermentati come i crauti potrebbe limitare gli effetti dell’eccesso di sale nell’organismo. Grazie ai probiotici che riequilibrano la flora intestinale si possono, infatti, reintegrare i batteri che il sale riduce. La ricerca della Stanford University condotta su individui di sesso maschile con un’alimentazione ricca di sale di età compresa tra i 18 e i 50 anni, ha dimostrato che il consumo di una comune bevanda allo yogurt ricca di probiotici favoriva una considerevole riduzione dell’ipertensione arteriosa. Risultati analoghi sono stati ottenuti ripetendo l’esperimento sui topi. Questo non significa che ci si debba sentire autorizzati a consumare quantità spropositate di cibi salati. Ma riscontri di questo genere, una volta approfonditi e confermati, potrebbero rivelarsi di estrema rilevanza nell’ottica della salvaguardia della salute del nostro organismo.