Quando si vive un momento di stress bisognerebbe mettere in stand-by le scelte importanti. E’ facile infatti prendere decisioni sbagliate quando lo stress imperversa. Un concetto che potrebbe sembrare intuitivo, ma che la scienza ha dimostrato chiaramente. Uno studio del MIT (fonte) ha identificato un’area del cervello preposta al prendere decisioni che viene alterata quando si è vittime di stress. Diventando incapace di condurci verso la strada più giusta per noi.
Lo stress nemico delle scelte
Naturalmente il tema non è grave se si parla di piccole scelte. Ma quando si tratta di temi importanti come, per esempio, accettare un nuovo lavoro? Lo stress cronico (che si manifesta per un periodo lungo) potrebbe indurci a scegliere un impiego con un buon salario. Senza però farci ‘vedere’ che gli orari saranno impossibili, o che le mansioni saranno demotivanti. Ecco che sul lungo termine ci accorgeremmo di aver fatto una scelta poco ponderata. Quando magari un posto di lavoro con stipendio inferiore ma con orari più clementi ci avrebbe permesso di vivere meglio.
In pratica, secondo gli studiosi, un cervello stressato tende a fare scelte che sembrano indirizzate verso una ricompensa più grande. Anche se il fattore di rischio è più alto. Al contrario, lo stress rende meno attraenti prospettive più ragionevoli. C’è un circuito neuronale (che si occupa di prendere decisioni) che viene alterato nella sua funzione in presenza di stress. E non riesce più a funzionare in modo adeguato. Innescando, fra l’altro, un meccanismo in cui lo stress potrebbe addirittura acuirsi a causa della scelta sbagliata compiuta.
Conflitto tra costi e benefici
Quello che viene definito ‘conflitto tra costi e benefici’ è fortemente influenzato da ansia, preoccupazione, depressione. Lo studio è stato svolto osservando le scelte dei topi che in laboratorio venivano appositamente stressati. Alle cavie venivano offerte opzioni di cibo goloso in presenza di una forte luce (che odiano) e cibo meno goloso ma in presenza di una luce leggera. Normalmente, oltre due terzi di loro sceglieva il cibo meno goloso pur di non imbattersi nella sgradevole luce. Dopo essere stati sottoposti a stress, sembravano incoraggiati a dirigersi verso la luce fastidiosa, per ottenere la ricompensa più golosa. Insomma, sotto stress sceglievano la via più remunerativa, ma ad alto costo. Era come se gli animali avessero perso la capacità di bilanciare eccitazione e inibizione. Ricompense e costi.
Ovviamente il dato positivo è che ora si può studiare come intervenire per disinnescare questo ‘circuito dannoso’. Ma nel frattempo, vi suggeriamo caldamente di sospendere le scelte fondamentali se vi sentite stressati.