Una domanda che ci accomuna tutti e che, al contempo, ci angoscia. Ciò che ci rende innamorati è qualcosa di umanamente condivisibile o no? E’ qualcosa di oggettivo o di soggettivo? Ha provato a scoprirlo lo studio pubblicato recentemente sul Journal of Social and Personal Relationships. E ha scoperto il vero segreto dell’amore.
Lo studio, condotto negli Stati Uniti, ha cercato di individuare cosa accomuni tra loro, da un mero punto di vista culturale, colori i quali affermino di essere amati.
Il gruppo di ricerca guidato da Saeideh Heshmati ha quindi intervistato alcuni del Penn State’s College of Health and Human Development, alla ricerca di eventuali differenze individuali. A tale scopo sono stati reclutati 495 soggetti americani adulti, a cui era richiesto di valutare se potevano sentirsi amate in 60 situazioni diverse. Attribuendo, a ognuna di esse una connotazione positiva, negativa o neutra.
“Siamo curiosi di sapere se la maggioranza degli americani potrebbe essere d’accordo su ciò che fa sentire le persone amate ogni giorno, o se è una cosa più personale”, hanno dichiarato i ricercatori. “I nostri risultati mostrano che le persone sono d’accordo, e gli scenari migliori non sono necessariamente romantici. Quindi è possibile per le persone sentirsi amate in frangenti semplici e quotidiani. Non devono essere gesti esagerati”.
Il segreto dell’amore? Piccoli gesti e meno parole…
Vediamo, infatti, cosa dicono i risultati. Lo studio dimostra che i fatti sono apprezzati molto di più rispetto alle parole. Ad esempio, era considerato più amorevole accarezzare un bambino che sentirsi dire “ti amo”. Un’altra cosa molto interessante. Sono i gesti piccoli quelli più stimati. Anche non necessariamente romantici. Meno graditi, invece, i comportamenti ossessivi e possessivi. Queste risposte, però, possono variare in base a differenze socio-culturali, di genere e a caratteristiche di personalità. Ma come dare torto a questi risultati?