L’inverno, si sa, è la stagione dei malanni. E prima che, in un batter d’occhio, ci si trovi costretti a dover riempire la borsa di fazzolettini e antinfluenzali, conviene giocare d’anticipo e fare un po’ di prevenzione. Cominciando dal cibo, ad esempio. Mangiando gli alimenti giusti, infatti, si possono ridurre notevolmente le possibilità di contrarre i mali di stagione. L’alimentazione è un’ottima arma per rinforzare l’organismo e fronteggiare i primi freddi. Raffreddore, mal di gola, ma anche pelle secca e depressione possono essere combattuti con il cibo. Per questo Express.co.uk ha svelato quali sono gli alimenti che, sencondo gli esperti, non dovrebbero mancare in una corretta dieta invernale.
Aglio e zenzero per combattere mal di gola e raffreddore
Di certo non manca di sapore la dieta invernale consigliata dal nutrizionista Will Hawkins. L’esperto, infatti, individua nello zenzero un vero elisir di buona salute. Il gingerolo in esso contenuto gli conferisce efficaci proprietà decongestionanti. Niente più naso chiuso, quindi, ma anche niente infezioni delle vie respiratorie. Il suo consumo regolare, infatti, permette di ridurre notevolmente il rischio di contrarre i virus influenzali. Anche l’aglio non è da meno. Basta consumarne un poco ogni giorno per lenire il mal di gola e sconfiggere il 70% più velocemente i sintomi del raffreddore. L’apporto di composti dello zolfo, inoltre, contribuisce a rafforzare il sistema immunitario. Riducendo del 63% la possibilità di prendere il raffreddore e del 61% i giorni di assenza dal lavoro da esso causati.
Nella dieta invernale non dovrebbero mancare carne rossa e avocado
Ma l’inverno non è soltanto raffreddore, mal di gola ed influenza. I disturbi connessi al freddo sono numerosi e fastidiosi. La pelle secca è uno di questi. Con il rischio, peraltro, che possa degenerare in manifestazioni più violente come eczema e psoriasi. Per combattere la disidratazione cutanea l’avocado, secondo Hawkins, può rivelarsi una scelta vincente. L’elevato contenuto di grassi sani, infatti, contribuisce a trattenere il giusto livello di umidità. E la vitamina E, notoriamente “amica” del collagene, dona un aspetto più sano ed elastico. In questo modo la pelle risulterà morbida e luminosa.
L’accorciarsi delle giornate, il ritorno all’ora solare e la conseguente riduzione delle ore di luce sono una delle cause del cosiddetto disordine affettivo stagionale (SAD). Secondo Hawkins anche la depressione invernale è un disturbo che può essere, in parte, controllato con il cibo. Per questo nella sua dieta invernale non manca la carne rossa una o due volte la settimana. Il triptofano, un aminoacido in essa contenuto, infatti, stimola la produzione di dopamina e seritonina. I due ormoni noti per il loro effetto positivo sull’umore.