Sono lontani i tempi in cui il radiatore era solo un elemento funzionale. Oggi il termoarredo eleva gli elementi per il riscaldamento al rango di complementi di design. In certi casi, vere e proprie sculture d’arte contemporanea. Eleganti ed efficienti. Contribuiscono non solo a rendere l’ambiente domestico accogliente, ma anche bello, interessante, caratteristico. Le forme del calore cambiano, e vengono plasmate secondo le esigenze estetiche contemporanee.
Il termoarredo secondo le archistar
E’ Daniel Libeskind la mente (e la firma) dei radiatori Android di Antrax IT. Mentre Dante Oscar Benini e Luca Gonzo sono i ‘padri’ di Teso Colour. Gli architetti hanno dato vita ad un tipo di termoarredo che valorizza e personalizza la casa, e si fonde particolarmente bene con l’atmosfera natalizia. Android riprende una figura geometrica dai volumi imprevedibili, con diverse sfaccettature che ricordano un foglio piegato e ripiegato fino a formare una sequenza di angoli e linee, pieni e vuoti. Teso, icona del brand, si tinge per l’occasione di rosso, il colore delle feste. Teso è un elemento minimal ed elegante, che nella versione Colour riprende la tonalità natalizia oltre alle 200 varianti in catalogo.
Un calorifero pluripremiato
Origami è il calorifero di Tubes Radiatori disegnato da Alberto Meda che si è aggiudicato il German Design Award 2018 ed è entrato a far parte dell’ADI Design Index 2017. Il brand non è nuovo a ricevere questi premi, e in particolare Origami sta riscuotendo successi su più fronti. Il pluripremiato nel mondo del termoarredo, è un radiatore elettrico plug & play ad alta efficienza. Disponibile in tre versioni. La versione freestanding funge anche da separé, mentre la versione a parete con elemento doppio si trasforma in uno scaldasalviette a scomparsa. La versione totem è un vero e proprio elemento scultoreo che arreda. Origami è controllato da un comando touch che consente di accendere e spegnere il calorifero e di regolarne la temperatura in tre diversi livelli di intensità.