Indaga per la prima volta la grande rivoluzione del mondo della fotografia resa possibile dalle fotocamere Leica. È la mostra I Grandi Maestri. 100 Anni di fotografia Leica che al Vittoriano esamina la fotografia dagli anni Venti del Novecento ad oggi. Foto dopo foto, la mostra rivela come gran parte delle immagini impresse nella nostra memoria siano state realizzate con una Leica. Le fotografie esposte costituiscono quindi un ampio caleidoscopio delle tendenze fotografiche e degli sviluppi degli ultimi dieci decenni.
Leica: la fotocamera che rivoluzionò la fotografia
Nel 1914 Oskar Barnack mette a punto la prima fotocamera per il formato da 35 mm. L’ideazione della “Ur-Leica” segna la nascita di una fotografia dinamica. Enorme anche portata creativa, che offriva al fotografo innumerevoli nuove forme di espressione. La macchina permetteva di osservare il mondo in molti modi. Un’innovazione tecnologica che non solo rappresentò un cambiamento radicale nel campo della fotografia, ma innescò, insieme ai modelli della macchina fotografica prodotti successivamente, una significativa metamorfosi nella nostra percezione della società.
La mostra
La rassegna mette in scena oltre 350 stampe d’epoca originali di celebri fotografi insieme a documenti storici dall’archivio Leica e filmati sui fotografi. E poi ancora locandine pubblicitarie vintage, riviste storiche e prime edizioni di libri. Si tratta di un viaggio nel tempo e nella storia articolato in 16 sezioni che intrecciano insieme l’ordine tematico con la cronologia. Il percorso va dalla nascita della prima fotocamera Leica fino alle più recenti visioni. Nel corso degli anni la Leica fu progressivamente utilizzata da fotografi di diverse nazionalità. Il suo uso venne esteso a diversi tipi di reportage. Dal fotogiornalismo di guerra all’uso della fotografia come strumento di propaganda. Ma anche ad un tipo di ricerca più umanista come la fotografia in strada.
I fotografi in esposizione
La mostra propone le immagini dei più grandi interpreti internazionali che hanno fatto della Leica il proprio strumento creativo di espressione. Dalle fotografie in bianco e nero di Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, Sebastião Salgado, Elliott Erwitt e Gianni Berengo Gardin, fino al colore di William Eggleston, Fred Herzog e Joel Meyerowitz. Lo spettatore potrà ammirare il meglio della fotografia internazionale con uno sguardo privilegiato sull’Italia. Accanto alle immagini di Gianni Berengo Gardin, l’esposizione romana dedicherà spazio anche alle fotografie di altri interpreti italiani d’eccezione. E’ il caso di Piergiorgio Branzi, Paolo Pellegrin, Valerio Bispuri e Lorenzo Castore.