Spesso, quando si va in giro per negozi, oltre a borse e scarpe anche il make up ha un grande appeal. I mille e uno colori di ombretti, rossetti e gloss attirano inevitabilemente l’attenzione. Ed ecco che, in un batter d’occhio, si cede alla tentazione di provare qualche tester. Quello che, banalmente, risulta essere un gesto abituale per molte donne è, in realtà, qualcosa di pericoloso per la propria salute.
Occhio ai tester: possono causare l’herpes (e non solo)
A mettere in guardia le più vanitose è stata Amreen Bashir, docente di scienze biomediche presso l’Aston University. Stando a quanto riporta il Daily Mail, utilizzare i tester esposti nei negozi sarebbe un gesto rischioso. Contengono infatti una carica variabile di microrganismi patogeni che possono passare da una persona all’altra. Le conseguenze? L’herpes labiale, la congiuntivite o, nel peggiore dei casi, la cecità.
“I prodotti cosmetici contengono dei conservanti necessari al fine di rallentare la crescita dei microbi. Possono però essere contaminati se le persone usano dita o applicatori non sterili per stendere i prodotti, o se i prodotti stessi sono maneggiati e immagazzinati male” – ha dichiarato al sito The Conversation la Bashir.
Dai rossetti ai rimmel, i trucchi possono essere infetti
Non parliamo solo di rossetti e gloss. A minacciare sono anche i rimmel. Condividere il pettinino per le ciglia rappresenta un rischio in quanto veicola facilmente i batteri all’interno dell’occhio causando la congiuntivite. E non solo. Nel peggiore dei casi ci si può ritrovare a fare i conti con una cecità irreversibile.
Il caso di Sephora
A far scattare l’allarme è stato il caso di una donna californiana che, contratta l’herpes, ha puntato il dito contro Sephora. Ha accusato l’azienda di essere responsabile dell’infezione. A suo avviso, infatti, il contagio è avvenuto provando il tester di rossetto in uno dei loro negozi. La denuncia scaturisce dal fatto che la nota catena di profumerie non abbia avvertito né lei né le altre clienti circa i pericoli derivanti dall’utilizzo di tester.
La questione è finita in tribunale visto che la donna ha citato in giudizio l’azienda per il disagio creato da quella che è, a tutti gli effetti, un’infezione permanente. Come si è difeso il colosso della cosmesi? Un portavoce di Sephora ha dichiarato: “Sebbene sia nostra politica non commentare le controversie, la salute e la sicurezza dei nostri clienti sono la nostra principale priorità. Prendiamo molto sul serio l’igiene del prodotto e siamo soliti seguire le migliori pratiche nei nostri negozi“.
A prescindere se la donna abbia ragione o meno, sarebbe bene seguire i consigli di Amreen. Mai condividere i prodotti per il trucco, né con gli amici né (e soprattutto) con altre persone usando i tester esposti nei negozi di cosmetici. Inoltre bisognerebbe imparare a conservare i prodotti in casa in maniera appropriata tenendoli sempre puliti.