Bambini a ninna senza cena: punizione ormai superata. Oggi è più comune “a ninna senza smartphone”. Video, giochi, app ludiche, ma anche messaggistica. I piccoli hanno una predisposizione naturale all’utilizzo dei dispositivi elettronici. Soprattutto se il comando arriva con un semplice touch. Il fatto è che la “punizione” dovrebbe trasformarsi in un diktat: andare a letto con il telefono fa male. E non solo alla vista.
La pericolosa luce blu
Una luce a cui siamo abitualmente esposti perché fa parte dello spettro naturale del giorno. Ma quella emessa dagli schermi dei dispositivi è fino a 5 volte superiore rispetto a una banale giornata di sole. La luce blu dei dispositivi elettronici è regolata per permettere la lettura con sole. E per rendere chiare le immagini di notte.
Nonostante gli effetti causati dall’esposizione costante alla luce blu, non siano stati ancora chiariti, gli specialisti hanno riscontrato nei pazienti degli ultimi decenni un legame con la degenerazione maculare precoce della retina. E qui arriviamo al punto: la retina dei bambini è in continuo sviluppo. Ciò significa che è ancora più debole rispetto a quella degli adulti. Se siano attenti a utilizzare occhiali di protezione per la luce del sole, pensiamo a quella “non naturale” emessa dagli smartphone. E prendiamo provvedimenti.
A ninna senza smartphone anche per gli adulti
A enfatizzare l’allarme anche gli studi che dimostrano i danni della luce blu sugli adulti. Quali? Non solo oculari, ma anche “sociali” come il peggioramento dell’intimità della coppia. E non è tutto.
I rischi legati alla vista non sono comunque gli unici. È scientificamente provato che la luce blu sopprime la produzione di melatonina, l’ormone che regola i cicli del sonno. Inoltre, quando siamo davanti a uno schermo, tendiamo a limitare l’apertura e la chiusura delle palpebre. Lo sguardo fisso al pc o allo smartphone provocano mancanza di umidità dell’occhio. Conseguenze: danni alla retina.
Bambini a ninna senza smartphone: lo studio
Non è necessario mandare a letto i bambini con il telefonino. La “comodità” di farli addormentare con un video si trasforma in danno.
L’occhio dei bambini e dei ragazzi è maggiormente esposto ai raggi luminosi di luce blu. Senza contare le emissioni elettromagnetiche che hanno effetti dannosi anche sulla pelle. A pagarne le conseguenze sono sonno e comportamento. I piccoli infatti possono avere problemi di insonnia, e diventare iperattivi.
L’Università del Colorado ha recentemente pubblicato i risultati di una ricerca sugli effetti delle visualizzazioni notturne degli schermi sui bimbi. In più del 90% dei casi ha riscontrato orari di riposo ritardati, meno ore di sonno e peggioramento della qualità del riposo.
La dottoressa Monique LeBourgeois, principale autore dello studio, ha dichiarato: “La luce è il cronometro principale per il cervello. I giovani hanno retini più delicate e la loro esposizione ai rischi è maggiore. L’elettronica tiene svegli perché i segnali luminosi “blu” a onde corte indicano alla retina che non è ancora notte. Questo sopprime l’ormone della melatonina che promuove il sonno. I bimbi si sentono meno stanchi e respingono l’orologio biologico”.
La “stimolazione psicologica” dei media digitali può sabotare il sonno aumentando l’ “eccitazione cognitiva” nel cervello. Meglio tornare alla cara e vecchia favola per farli dormire.